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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Dal 22 al 25 marzo, arte, musica e dibattito aperto a Lamezia Terme

Dal 22 al 25 marzo, arte, musica e dibattito aperto a Lamezia Terme

Da deda a ‘quentin’, i nuovi trend passano dal rap all’arte del riciclo. ‘OFF Officine Sonore’, il giusto nutrimento per anima e corpo

di Antonietta Bruno

Dal 22 al 25 marzo, arte, musica e dibattito aperto a Lamezia Terme

Da deda a ‘quentin’, i nuovi trend passano dal rap all’arte del riciclo. ‘OFF Officine Sonore’, il giusto nutrimento per anima e corpo

 

LAMEZIA TERME  – Prendete due ragazzi, in comune l’amore per la musica e Bologna, la città dove hanno studiato, metteteli insieme, e viene fuori ‘OFF Officine Sonore’. Un luogo che non vuole essere semplicemente un ritrovo per bere con gli amici un drink, ma anche un posto dove fare ascoltare gruppi dal vivo e dare spazio a tutto ciò che può essere definito, in un’unica parola, ‘arte’.

Dall’idea di Fabio Ferlaino e Riccardo Zaffina nasce un’Officina che, dopo il successo registrato da un mese a questo parte con un’agenda fitta di gruppi musicali venuti da ogni parte della Calabria, decide di fare il grande salto e portare a Lamezia Terme musica e arte internazionali.

Giovedì 22 marzo alle ore 18 a piazza San Giovanni si aprirà la mostra pittura-scultura ‘Ascolti’ di Marco Monopoli “Quentin”, seguirà alle ore 22 il concerto jazz ‘Francesco Scaramuzzino Quartet’.

Una mostra che, durerà fino a domenica sera, e sarà scandita da diversi appuntamenti ‘sonori’ con inizio alle ore 22: venerdì wing night con ‘Italian Jazz Trio’; sabato Deda a.k.a. Dj Katzuma.

Deda rappresenta uno dei pionieri del Rap Made in Italy. Il suo percorso parte da Bologna alla fine degli anni ’80. Negli anni ’90 dà vita ai Sangue Misto insieme a Neffa e Dj Gruff, poi arriva la collaborazione con Kaos One e Sean. Dal 2004 ‘caccia rime’ (come dicono i rapper) col nuovo pseudonimo di Katzuma, progetto funky dalle tinte vintage e digitali insieme che ha già all’attivo 3 album. Domenica si terrà, infine, un dibattito aperto con selezione musicale a cura di “Mr.Q.” e ” Il Nonno a.k.a. Dj Manicomio”.

Dal jazz all’electro per accontentare i gusti di tutti e far sposare il classico con le più nuove e dirompenti tendenze. Il tutto ‘impepato’ dalle trovate culinarie dello chef milanese Filippo.

Ma soprattutto un’occasione per ammirare l’arte di ‘Quentin’ che l’antropologo Luigi Lombardi Satriani ha definito ‘poetica del rifiuto’, perché i suoi quadri e le sue sculture vengono fuori dall’impiego di materiali riciclati (carte, metalli, oggetti diversi, cortecce di alberi) che sotto le sue mani tornano a nuova vita, delineando “un universo simbolico denso di allusività e poeticità”.

“Percezioni sensoriali, stati d’animo, manifestazioni dell’io, incorniciati su superfici dalle texture mai banali”, ha detto delle sue opere Francesco Imperio, dottorando in Conservazioni dei Beni culturali all’Unical.

Lavori che ‘Quentin’, classe ’75 pugliese in fuga a Bologna, che ora vive tra il mare e le montagne di Tropea, ha portato in giro per l’Italia (Roma, Milano, Firenze…) e per il mondo dalla Gran Bretagna al Giappone.

redazione@approdonews.it