Dal 2013 di nuovo turisti nello spazio
redazione | Il 15, Gen 2011
Il primo in assoluto ad andare in orbita, nell’aprile 2001, fu l’americano Dennis Tito
Dal 2013 di nuovo turisti nello spazio
Il primo in assoluto ad andare in orbita, nell’aprile 2001, fu l’americano Dennis Tito
(ANSA) Riprenderanno nel 2013 i viaggi dei turisti spaziali. Saranno piu’ costosi (dai 25-30 milioni di dollari del 2009 ai 30-40 milioni attualmente previsti), ma continueranno ad essercie collegheranno la Terra e la Stazione Spaziale Internazionale. Nel 2013 lo shuttle sara’ andato in pensione e la navetta russa Soyuz sara’ l’unico veicolo in grado di trasportare uomini nello spazio. L’accordo che da’ nuovo impulso al turismo spaziale e’ stato concluso tra l’unica azienda specializzata nei voli turistici orbitali, la Space Adventures, l’Agenzia spaziale russa e l’azienda russa Energia. Di conseguenza la produzione delle Souyz sara’ aumentata da quattro a cinque veicoli l’anno, in modo da mettere a disposizione dei futuri turisti delle stelle nuove missioni di breve durata, in media una decina di giorni ciascuna. Finora sette turisti, tutti miliardari, hanno raggiunto la Stazione Spaziale. Il primo in assoluto ad andare in orbita per pura curiosita’, nell’aprile 2001, e’ stato l’americano Dennis Tito, in una missione di 7 giorni. L’anno successivo e’ stata la volta del sudafricano Mark Shuttleworth, che ha trascorso 10 giorni sulla stazione orbitale con l’astronauta italiano Roberto Vittori. Nel 2005 ha volato un altro americano, Gregory Olsen (9 giorni) e nel 2006 la prima donna, l’iraniana Anousheh Ansari (10 giorni). Due anni piu’ tardi, nell’ottobre 2008, ha viaggiato il terzo americano, Richard Garriott, programmatore di videogame e figlio di un astronauta della Nasa (12 giorni). L’ungherese Charles Simonyi e’ stato l’unico a volare due volte: nell’aprile 2007 e nell’aprile 2009, totalizzando il record di 25 giorni nello spazio. Nel settembre dello stesso anno e’ partito l’ultimo turista, il canadese Guy Laliberte’ fondatore del Cirque du Soleil. La sua avventura tra le stelle e’ durata 12 giorni. ”Dall’epoca della missione di Laliberte’ c’e’ stato un forte aumento di interesse da parte dei privati, ma anche di organizzazione e aziende, sulla possibilita’ di accedere alla Stazione Spaziale”, ha detto il presidente della Space Adventures, Eric Anderson. ”Stiamo esaminando – ha aggiunto – proposte relative a programmi scientifici, educativi e multimediali”. Lo scenario e’ ora completamente diverso. Dopo il volo di Laliberte’ sembrava che non ci sarebbero piu’ state opportunita’ di questo tipo. L’uscita di scena dello shuttle avrebbe imposto un’intensificazione dei voli della Soyuz e la Russia aveva di conseguenza deciso di aumentare la produzione da tre a quattro navette l’anno: appena sufficienti per portare sulla Stazione Spaziale Internazionale gli astronauti americani, canadesi, europei, russi e giapponesi. La produzione della quinta Soyuz ora riapre i voli ai turisti, ma il biglietto sara’ molto piu’ costoso: secondo le prime stime, il prezzo potrebbe oscillare da 30 a 40 milioni di dollari. Anche la Boeing ha anunciato che porterà i turisti nello spazio. La compagnia di Seattle ha annunciato un progetto in associazione con la Space Adventures per offrire la possibilità di un viaggio spaziale, a partire dal 2016, a chi sogna una avventura stellare e ha i soldi per poter acquistare il biglietto. La Boeing sta sviluppando una capsula spaziale per trasportare gli astronauti della Nasa alla Stazione Spaziale Internazionale. La capsula ha sette posti: quattro saranno occupati da astronauti della Nasa mentre gli altri tre saranno venduti ai turisti spaziali.
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