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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Crollo del tetto in amianto, dopo le mascherine il sindaco chiude anche le scuole a Vibo Marina

Crollo del tetto in amianto, dopo le mascherine il sindaco chiude anche le scuole a Vibo Marina

Cresce l’allarme per i danni alla struttura. A scopo precauzionale il primo cittadino ha prima chiesto ai cittadini di indossare maschere protettive, quindi ha emesso una seconda ordinanza con la quale ha deciso la chiusura delle lezioni dalla giornata di lunedì. I controlli avevano evidenziato il pericolo per la salute pubblica

# Crolla il tetto di un capannone: «Rischio amianto». A Vibo sindaco ordina alla gente di usare maschere 

Crollo del tetto in amianto, dopo le mascherine il sindaco chiude anche le scuole a Vibo Marina

Cresce l’allarme per i danni alla struttura. A scopo precauzionale il primo cittadino ha prima chiesto ai cittadini di indossare maschere protettive, quindi ha emesso una seconda ordinanza con la quale ha deciso la chiusura delle lezioni dalla giornata di lunedì. I controlli avevano evidenziato il pericolo per la salute pubblica

 

VIBO VALENTIA – Da lunedì 27 maggio sospesa l’attività scolastica con la chiusura di tutte le scuole a Vibo Marina. È quanto dispone in via provvisoria ed a scopo meramente precauzionale un’ordinanza del sindaco di Vibo Valentia, Nicola D’Agostino, in seguito al crollo parziale del tetto in amianto di un vecchio edificio ubicato nei pressi del porto. Al fine di evitare rischi per la salute della popolazione è stato sospeso anche il mercato settimanale del lunedì. Tutto ciò sino a quando non verrà ultimata la bonifica del sito e scongiurato l’inquinamento ambientale.
Subito dopo il crollo, il primo cittadino aveva emesso una prima ordinanza in cui obbligava la popolazione residente nella frazione marina della città «di utilizzare, in aree esterne alle proprie abitazioni, mascherine di protezione per bocca e naso, di evitare di tenere aperti gli infissi esterni delle abitazioni o attività lavorative, di usare elettrodomestici aspira polveri e simili e non scope o altri attrezzi che sollevino polvere, fino a rientrato allarme». La decisione era stata presta per la «possibile aero-dispersione in atmosfera di fibra di amianto» dovuta al crollo parziale del tetto di un capannone sulla banchina. Da un sopralluogo dei tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale dopo una comunicazione dei vigili del fuoco, infatti, «è emerso che il tetto presenta alcune lastre di amianto in grave stato di fatiscenza, essendo le stesse rovinate al suolo, frantumandosi, mentre altre lastre di amianto, ancora presenti sul bordo del tetto, anch’esse rotte e in procinto di cadere a terra».