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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Crisi, Cdm per le prime misure il 5 dicembre

Crisi, Cdm per le prime misure il 5 dicembre

Il presidente della Camera Fini, si votera’ a fine legislatura con una nuova legge elettorale

Crisi, Cdm per le prime misure il 5 dicembre

Il presidente della Camera Fini, si votera’ a fine legislatura con una nuova legge elettorale

 

 

(ANSA) ROMA  -Il primo pacchetto di misure anticrisi sarà all’ordine del giorno di un cdm che sarà convocato per il 5 dicembre. Lo si apprende da fonti del tesoro. Oggi iIl presidente del Consiglio Mario Monti ha presieduto un vertice interministeriale per fare il punto sulle misure da varare per il risanamento e la crescita che, dunque, arriveranno sul tavolo del Cdm il 5 dicembre.

FT: MANOVRA AVVOLTA DA NEBBIA – Le manovre di bilancio di Monti “sono avvolte nella nebbia” e “gli italiani che hanno riposto fiducia in lui stanno diventando un po’ nervosi”, dopo che “in cima all’agenda di un atteso cdm c’é stata la discussione di accordi bilaterali con le Mauritius e le Isole Cook e una legge per fermare dannosi sistemi antivegetativi sulle barche i cui effetti prevedono la crescita di organi genitali maschili sulle conchiglie di mare”. Critico e caustico il commento del Financial Times sul “battesimo di fuoco del premier Mario Monti: “mentre tutti aspettano di sapere dove cadrà la scure di bilancio, non c’é ancora chiarezza sulle misure di emergenza pianificate”. E il comunicato ufficiale del Cdm “ha fatto poco per aumentare la fiducia”.

REHN, ‘SFIDE DRAMMATICHE MA UE A FIANCO DELL’ITALIA’ – “La Commissione europea è un partner del governo italiano, lavoreremo insieme”. Lo sottolinea il vicepresidente Olli Rehn, indicando che “le sfide che l’Italia deve affrontare sono drammatiche, molto forti”. Ma “ha le carte in regola” per superarle. Rehn ha giudicato “ottimi” i colloqui di oggi con governo e Bankitalia. “Non vedo assolutamente una tendenza al crollo dell’euro” ha proseguito Olli Rehn. “Non c’é nessun motivo per fare congetture di questo tipo – aggiunge -. L’Italia è un partner importante che farà la sua parte. I rendimenti raggiunti dai Btp e lo spread con il benchmark tedesco rappresentano “un elemento di grave preoccupazione. Se lo spread dovesse continuare ad essere così alto a lungo avrà certamente un impatto negativo sull’economia”. “Siamo molto lieti e plaudiamo al fatto che ci sia una rinnovata presenza dell’Italia sulla scena europea, con un ruolo attivo in Europa” ha sottolineato Olli Rehn, ricordando che “l’Italia ha bisogno dell’Europa ma anche l’Europa ha bisogno di un forte ruolo dell’Italia”.

“Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti”. Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall’Italia in Europa rappresentano “primi passi positivi, poi ce ne saranno altri”. Dell’azione del governo italiano Rehn ha apprezzato “il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell’urgenza”.

“Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti”. Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall’Italia in Europa rappresentano “primi passi positivi, poi ce ne saranno altri”. Dell’azione del governo italiano Rehn ha apprezzato “il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell’urgenza”.

MONTI, TEMPI RAPIDI PER MISURE CRESCITA – Monti ha sottolineato che l’Italia ha dimostrato nel suo recente passato di aver compiuto progressi significativi in materia di consolidamento fiscale, mentre l’impegno a rendere tale consolidamento sostenibile sarà attuato in tempi rapidi con misure di impulso alla crescita”. Lo si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri. Da Sarkozy e Merkel “piena fiducia” nel presidente Monti e nel suo Governo e sostegno all’Italia “consapevoli che un nostro crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili”.  Mario Monti ha riconfermato a Merkel e Sarkozy “l’impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti in sede europea (ed in particolare il pareggio di bilancio nel ’13)” identificando con chiarezza riforme strutturali ‘eque ma incisive’ da perseguire con il consenso delle parti sociali. Il premier Monti ha illustrato “il programma di riforme strutturali ‘equo ma incisivo’ da perseguire con il consenso delle parti sociali” sulla base “del suo discorso al Senato del 17 novembre scorso”. Nell’incontro tra Monti, Merkel e Sarkozy si è espressa “la convinzione dell’impegno, da parte del terzo Paese più importante nella Ue, nello sforzo comune volto a trovare soluzioni alla grave crisi finanziaria ed economica della zona euro”