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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Cremona, Fiera d’Arte Contemporanea e moderna 2014

Cremona, Fiera d’Arte Contemporanea e moderna 2014

Tra i numerosi artisti anche Fiorenza Orseoli da Albuzzano, che ha presentato le opere: “La famiglia Gatti” e “Cherie et Bonbon”

di ROBERTA STRANO

Cremona, Fiera d’Arte Contemporanea e moderna 2014

Tra i numerosi artisti anche Fiorenza Orseoli da Albuzzano, che ha presentato le opere: “La famiglia Gatti” e “Cherie et Bonbon”

 

Oggi si è conclusa la Fiera d’Arte Contemporanea e Moderna in piazza Zelioli Lanzini, 1 a Cremona. La fiera è stata inaugurata sabato 15, alla presenza del Critico e Storico dell’Arte Giorgio Grasso, che ha tenuto la conferenza “Il potere dell’Arte-Le opere e gli artisti che hanno cambiato la storia”ed è stato intervistato dalla TV Studio Uno. Presente alla fiera, tra gli altri artisti, Fiorenza Orseoli da Albuzzano, che ha esposto le opere: “La famiglia Gatti” e “Cherie et Bonbon”, allo stand della Galleria Oldrado da Ponte di Lodi che collaborava con Passepartout Unconventional Gallery di Milano.
“È stato un bell’ evento, molto partecipato. Erano presenti anche molte gallerie estere in tutto più di cinquanta con più di ottocento artisti presenti.
I miei gatti hanno avuto il consueto successo e ho avuto molti apprezzamenti”, ha dichiarato La Orseoli.
Il critico Pasquale Solano ha così descritto il quadro intitolato “Chèrie et Bonbon: “È la chiara espressione di un’epoca che ormai abbiamo alle spalle, denominata appunto la belle époque. Il soggetto femminile viene tradotto in una particolare eleganza, con un’acconciatura che rispecchia quelle degli anni 30-50 del secolo scorso. La sua è un’immagine di forte incidenza carismatica, nella società, probabilmente parallela a quella nobiliare e Chèrie lo sa benissimo. Il suo portamento è elegante, contenuto in una certa discrezione. Chèrie, cioè Cara, ama gli animali, proprio come la “Orseoli” e presenta il suo bel micione dall’insolito nome di Bonbon. Ricordo che anche nella storia dell’arte, specialmente nella ritrattistica, accanto al Soggetto illustrato, era spesso presente un animale, che valorizzava il ritratto stesso, completandolo in una genuina forma. Anche il gatto sembra assumere una posizione elegante ed aristocratica, con la disposizione della coda, forse per compiacere la sua padrona Chèrie o per far capire che, anche nel mondo animale, esiste una certa casta importante. Addirittura sul suo corpo, la pittrice Fiorenza Orseoli, dipinge la partecipazione del mondo vegetale, attraverso dei bellissimi fiori, che sembrano osannare il dipinto, con il loro intenso profumo naturale. La scenografia, monocromatica, viene ‘festeggiata’ da una allegoria di colori che, in una elegante compostezza, timbrano il contrasto, quasi come fossero le famose stelle filanti del carnevale, espressione di gioia e divertimento. Questo è il fantastico mondo di Chèrie et Bonbon descritto dal magistrale pennello della nostra Autrice che, ancora una volta, ci offre la magica dimensione del suo estro artistico e per questo noi la ringraziamo. Le tinte combaciano ossia vengono distribuite in un ottimo accostamento per concentrarsi nei nobili tratti somatici del soggetto femminile.”