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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Covid Calabria, contagi in aumento: sono due le “zone rosse”, dopo Sant’Agata anche Caraffa del Bianco I contagi aumentano (quelli dichiarati) in ogni contesto regionale, ma adesso non speriamo più nel buonsenso, ma anche nella buona sorte

Covid Calabria, contagi in aumento: sono due le “zone rosse”, dopo Sant’Agata anche Caraffa del Bianco I contagi aumentano (quelli dichiarati) in ogni contesto regionale, ma adesso non speriamo più nel buonsenso, ma anche nella buona sorte

Purtroppo la situazione contagi sta nuovamente diventando un’emergenza pandemica, è pur vero che ci sono i vaccini, c’è la paura a vaccinarsi, ma al contempo c’è una grande incertezza comunicativa sulla questione sanitaria. L’avvento del Green Pass che ha creato non pochi problemi agli esercenti, i vaccinati che restano contagiati, “ma non muoiono”, oramai è questo il motto come se fosse il tormentone estivo di una canzone.
Ieri il direttore Luigi Longo insieme al responsabile dell’Usca, il dott. Giovanni Calogero hanno lanciato un allarme sul numero dei contagiati nella Piana di Gioia Tauro, i conti non tornano tra quelli reali e quelli dichiarati nei bollettini. Noi pensiamo che ci siano molto di più, ma spetta alle istituzioni dichiararli e non un giornale. Speriamo nel buonsenso e nella buona sorte a questo punto, se ancora Maria ci vorrà tenere in braccio.
Mentre si balla, si schiamazza, si prende il sole, le vacanze, si fanno elucubrazioni social, i contagi aumentano a dismisura. Pensate che a Taurianova, così ci viene detto, nell’arco di venti giorni sono stati 32 nuovi positivi, e ora questi 32 quanti sono diventati (in misura superiore ovviamente)?
Nessuno vuole né pensa di creare allarmismi, le attività commerciali stanno lavorando, l’economia a detta degli esperti si è ripresa dopo i lockdown pandemico ed ora? Come la mettiamo? Tra poco aprono le scuole, c’è una normativa e diversi protocolli i quali non fanno altro che creare confusione e poi c’è il rischio di nuove chiusure finita l’estate. Molte falle di questa normativa sono evidenti, infatti se c’è l’obbligatorietà del Green Pass nei luoghi chiusi perché nelle chiese quest’obbligo non esiste? E infatti ecco che alcuni dei focolai verificatesi in Calabria, provengono proprio da matrimoni, oltre ad altri focolai causati per incoscienza nel non utilizzare i dispositivi di protezione quando c’è assembramento.
Ed ecco che già in Calabria, nel reggino ci sono due “zone rosse”, una a Sant’Agata del Bianco (ordinanza n. 57), da oggi fino al 31 agosto. Il provvedimento, così come specificato nel testo, in quanto il 20 agosto scorso con la quale “il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha comunicato che nel Comune si rileva una crescita esponenziale dei contagi Covid-19 tra la popolazione residente, con 13 casi confermati attivi, dei quali più del 60% registratisi nelle ultime 24 ore, su una popolazione di poco meno di 600 abitanti”. E visto che i dati di monitoraggio dell’ultima settimana, “classificano la Calabria ad un livello di rischio moderato, con incidenza per 100.000 abitanti pari a 81,4, raddoppiata negli ultimi 14 giorni, con trend in ulteriore ascesa. La circolazione della variante cosiddetta ‘Delta’, stimata nel territorio regionale con una prevalenza dell’83%, in progressione sull’intero territorio nazionale e la campagna vaccinale ancora non completa, impongono di mantenere alto il livello di attenzione, sia per contenere la risalita della curva dei contagi”.
Insieme a Sant’Agata del Bianco, si aggiunge anche Caraffa del Bianco per i 19 casi confermati attivi, dei quali più del 63% registratisi nelle ultime 24 ore, su una popolazione di circa 478 abitanti ed è così (con l’ordinanza n. 58), il presidente della Giunta regionale Nino Spirlì ha deciso di istituire la “zona rossa” nel comune di Caraffa del Bianco, a partire dalle 5 di stamattina e per i prossimi 10 giorni, fino a tutto il 31 agosto. Il comune di Caraffa è limitrofo a quello di Sant’Agata del Bianco, già in zona rossa.
Per il resto, speriamo sempre, ma non ci crediamo più, visti anche gli assembramenti cittadini nella Piana di Gioia Tauro, tra notte bianca ed altro, di ieri sera, francamente non ci crediamo più e, sempre nella speranza che Maria possa reggerci tutti in braccio!
(GiLar)