Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Coronavirus “senza fine”, nuovo Dpcm, oltre i divieti è indispensabile il senso di responsabilità Con le nuove restrizioni che entreranno in vigore dal 16 gennaio e con i contagi che non vogliono scendere, l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento e qualche aperitivo in meno saranno fondamentali

Coronavirus “senza fine”, nuovo Dpcm, oltre i divieti è indispensabile il senso di responsabilità Con le nuove restrizioni che entreranno in vigore dal 16 gennaio e con i contagi che non vogliono scendere, l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento e qualche aperitivo in meno saranno fondamentali

Dopo il pezzo sulla questione del non rispetto di alcuni (e non tutti) delle norme anti-contagio e che nei fatti ha sollevato alcune polemiche, ma si sa, non possiamo pretendere di essere osannati da tutti, non tutte le mele hanno uguale grandezza, così come non tutte le idee possono combaciare.
Ma vediamo cosa ha intenzione di fare il governo dal 16 gennaio con il nuovo Dpcm.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha sottolineato la questione degli ospiti in casa, ovvero di tenere la stessa linea applicata durante le festività natalizie. Non ci saranno controlli nelle case, ma sarà consentito andare in due adulti e minori di 14 anni a trovare amici e parenti (sempre all’interno della Regione, e sempre nell’ambito di un solo spostamento o visita al giorno).
C’è molta confusione nel governo, c’è molto ostruzionismo da parte di alcune Regioni, ci sono i vari mal di pancia per il famoso quarto d’ora di popolarità di chi sembrava che, doveva lasciare la politica, ma invece ancora crea problemi anche in tempi di pandemia e senza alcun pudore. Dove nemmeno in tempi di Covid, esiste il sentimento della vergogna e del rispetto di tenere un paese in balia delle onde, quando la serena convivenza dovrebbe essere la parola d’ordine sociale, ma soprattutto istituzionale.
Vediamo cosa intende fare il governo, finché glielo lasceranno fare, si sta delineando una nuova “zona arancione”, ma con un “rischio alto”. Ovvero la conferma delle indiscrezioni del divieto di asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18. Il tutto per impedire che le persone stazionano per strada. Anche se la scelta prevalente sarebbe quella di non rendere tutta Italia in “arancione”.
Il ministro Speranza pensa “di facilitare ancora l’ingresso in arancione provando a lavorare sull’indice di rischio e non su RT. In questa fase di recrudescenza qualora si sia in rischio alto (valutato in base ai 21 parametri) si potrebbe andare automaticamente in arancione in quadro epidemiologico complesso”.
Nei fatti, nel nuovo Dpcm secondo il ministro Speranza, si pensa di confermare tutte le misure vigenti come il coprifuoco, chiusure palestre, piscine, eccetera. Inoltre saranno fatti due provvedimenti, ovvero un Dpcm cosiddetto “classico” e poi un decreto legge necessario per via della scadenza dello stato di emergenza del 31 gennaio. E che potrà essere prorogato per altri tre mesi.
C’è pure un nodo cruciale, proposto dal Comitato Tecnico Scientifico, non da tutti governatori regionali accolto bene, ovvero l’ingresso automatico in fascia rossa delle Regioni, utile a “preservare le strutture sanitarie dal sovraccarico”. Ma alcuni governatori hanno anticipato alcune riserve non proprio favorevoli a tale provvedimento.
Restiamo in attesa, nella speranza che prevalga da parte di tutti, nessuno escluso, il senso di alta responsabilità.
(GiLar)