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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Coronavirus, dai portuali gioiesi 700 euro di beni di prima necessità per i bisognosi Distribuzione affidata ad "Aurora gioiese". Il messaggio alla città che vuole rialzarsi: "non mollate mai, così come abbiamo fatto noi"

Coronavirus, dai portuali gioiesi 700 euro di beni di prima necessità per i bisognosi Distribuzione affidata ad "Aurora gioiese". Il messaggio alla città che vuole rialzarsi: "non mollate mai, così come abbiamo fatto noi"
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GIOIA TAURO – Il buon cuore della comunità portuale lascerà il segno in questo periodo di emergenza coronavirus: dopo le iniziative benefiche nei confronti delle famiglie più bisognose promosse dai colleghi palmesi e rosarnesi, anche i dipendenti di Mct gioiesi, impiegati amministrativi e operai, hanno ritenuto opportuno alimentare la gara di solidarietà con una particolare raccolta di beni di prima necessità. Uno dopo l’altro, oltre 50 lavoratori si sono recati in un supermercato del capoluogo pianigiano per strisciare la propria card dei buoni pasto elettronici e cedere ciascuno un ticket del valore di 12 euro. Un gesto che assume ancora più importanza alla luce del fatto che i buoni in questione, che sostituiscono momentaneamente quelli usuali da 8 euro, gli erano stati riconosciuti dall’azienda come un ulteriore incentivo al lavoro in questa fase di grave crisi. Circa 700 euro l’ammontare delle donazioni che hanno permesso di acquistare considerevoli scorte di pasta, riso, zucchero, farina, scatolame, merendine per i bambini. L’ordine delle provviste necessarie a soddisfare i bisogni dei più indigenti è stato fatto con il supporto dell’associazione “Aurora gioiese”, guidata da Pino Campolo e Maria La Scala, che collaborando giornalmente con la Caritas conosce bene il termometro della “nuova” povertà e si occuperà direttamente della distribuzione, evitando così episodi riprovevoli come nel caso dei pacchi di pasta gettati qualche settimana addietro nella spazzatura da ignoti che, evidentemente, non ne avevano reale necessità. “Appena ci sono stati assegnati i nuovi buoni -hanno raccontato due lavoratori- ci è venuta l’idea di fare una raccolta trovando terreno fertile fra i colleghi”. Ma la solidarietà, si sa, è spesso contagiosa, e i portuali sono rimasti ancora più stupiti quando i fratelli Macrì, titolari del market, hanno applicato un ulteriore sconto del 10% sui prodotti già in offerta e non hanno effettuato ritenute ai buoni, il cui rimborso, tra l’altro, avverrà fra circa 90 giorni. “Riproporremo l’iniziativa ogni mese -aggiungono- fino a quando Mct ci lascerà i ticket da 12 euro, l’obiettivo è riuscire a coinvolgere quanti più lavoratori possibile, in modo che la somma raccolta possa essere più sostanziosa per alleviare le sofferenze delle famiglie che in questo momento sono in difficoltà”. Dai portuali, che non dimenticano la vicinanza ricevuta nel periodo nero dei licenziamenti e che, in questa fase di pandemia, sono stati simbolo di sacrificio e resistenza, si leva un messaggio di speranza verso un popolo che deve affrontare la “fase2” e vuole rialzarsi: “ci sentiamo dei privilegiati perché il nostro lavoro non è stato intaccato- dicono- ai gioiesi vogliamo dire di crederci sempre e di lottare, così come abbiamo fatto noi”.