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Cooperativa Valle del Marro, la solidarietà del sindaco di Polistena, Antonio Caridi, Michelangelo Tripodi, Cgil e Pd

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Dopo l’attentato subito

Cooperativa Valle del Marro, la solidarietà del sindaco di Polistena, Antonio Caridi, Michelangelo Tripodi, Cgil e Pd 

Dopo l’attentato subito

 

 DICHIARAZIONE SINDACO DI POLISTENA TRIPODI

 

Esprimiamo a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, massima solidarietà alla

Cooperativa Valle del Marro, a Libera, ed a tutti coloro, operatori e lavoratori

che a diverso titolo fanno ognuno la propria parte da tempo immemore per rendere

produttivi i terreni confiscati alle mafie della Piana di Gioia Tauro.

Non è la prima volta che a Castellace si verificano gravi azioni intimidatorie contro

la cooperativa, come l’incendio dell’escavatore della scorsa notte di proprietà

della Valle del Marro, impegnata a gestire un terreno confiscato in un territorio

difficile.

Esortiamo a proseguire nella propria attività La Cooperativa Valle del Marro, che

inoltre deve sapere di non essere sola in questa battaglia per il lavoro pulito e

per l’affermazione della legalità contro la ndrangheta. Per quanto é possibile

come già stiamo facendo dando ospitalità nelle strutture comunali a giovani volontari

provenienti da tutta Italia impegnati nei campi di lavoro, continueremo a dare sostegno

a questa straordinaria esperienza, simbolo del riscatto sociale della Calabria che

non si piega alle mafie.

 

DICHIRAZIONE ASSESSORE REGIONALE ANTONIO CARIDI

 

L’incendio dell’escavatore di proprietà della cooperativa Valle del Marro, gestita dall’associazione antimafia Libera, costituisce l’ennesimo esempio di un crescente clima intimidatorio nei confronti di coloro che hanno scelto, con impegno e determinazione, di perseguire il progresso del territorio, sottraendolo al controllo delle organizzazioni delinquenziali.

L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi esprime ancora una volta piena solidarietà alla Cooperativa ed ai suoi soci e conferma, accanto alla ferma ed incondizionata condanna di questi inqualificabili atti, l’impegno a sostegno dell’attività della “Valle del Marro” e di Libera.

Nel contempo l’Assessore Caridi è assolutamente convinto che le Istituzioni, la Magistratura e le Forze dell’ordine assumeranno un impegno sempre più forte e costante per consentire la prosecuzione delle attività di queste associazioni che tentano faticosamente di affermarsi come veri e propri presidi di legalità e di giustizia sociale, creando lavoro dignitoso per i giovani e occasioni di sviluppo libero da condizionamenti mafiosi.

Alla cooperativa “Valle del Marro” l’invito a procedere in questo impegno di legalità e giustizia in quanto ormai rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per il nostro territorio riuscendo a coniugare il lavoro e lo sviluppo che costituiscono l’antidoto alla violenza ed alla tracotanza delle cosche.

Per queste ragioni lo scoramento dei momenti difficili non deve fermare il percorso di questo progetto, di smisurato valore economico, sociale e morale, che potrà consentire a Libera di restituire ad un corretto utilizzo beni che la criminalità ha proditoriamente sottratto alla collettività.

 

DICHIARAZIONE SEGRETARIO REGIONALE PDCI TRIPODI

 

L’ennesimo episodio di violenza intimidatoria che colpisce ancora una volta la Cooperativa Valle del Marro suscita grandissima indignazione e richiede la più ferma e decisa condanna.

Purtroppo contro la cooperativa Valle del Marro da anni si susseguono impunemente attentati, minacce e intimidazioni alle persone e distruzioni e danneggiamenti delle coltivazioni e dei mezzi di lavoro.

Contro la Valle del Marro ed i suoi coraggiosi operatori e volontari si è scatenata la furia criminale della ndrangheta perché la cooperativa con le attività sviluppate sui terreni confiscati rappresenta un esempio da seguire e un modello alternativo di legalità e di sviluppo che contrasta chiaramente con gli interessi criminali che vogliono tenere la nostra terra e i suoi abitanti soggiogati e sottomessi alla prepotenza e alla tracotanza delle cosche.

La mafia non tollera che nel cuore del piana di Gioia Tauro, quello più pesantemente condizionato e inquinato dalle ndrine, sia potuta crescere, con la guida illuminata di Don Pino De Masi e il sostegno di Libera, un’esperienza così innovativa e ricca di contenuti tanto da essere indicata come uno dei modelli più positivi, una buona pratica di valore nazionale.

L’incendio di un escavatore di proprietà della cooperativa, avvenuto a Castellace, in un terreno confiscato alla cosca Mammoliti, è un nuovo tentativo attuato per mettere in ginocchio la cooperativa e per lanciare un segnale sulla volontà della ndrangheta di riaffermare il proprio dominio.

E’ giunto il tempo di non fermarsi più alla semplice solidarietà che, ovviamente, ci vuole sempre ma non basta più, perchè rischia di trasformarsi in uno stanco rito se non ci sono assunzioni concrete di responsabilità..

A questa sfida pesante bisogna reagire con la massima determinazione. Istituzioni, partiti, sindacati, associazioni, forze sociali e culturali, singoli cittadini devono fare ciascuno la propria parte per respingere il ricatto criminale e per garantire il ripristino delle condizioni di agibilità e di sicurezza per tutti gli operatori e i volontari della cooperativa.

Lo Stato dimostri di essere presente sul territorio e alla guerra della ndrangheta si risponda con la guerra della legalità, garantendo il presidio permanente dei terreni confiscati e dei mezzi e delle attrezzature e assicurando tranquillità e sicurezza a tutte le persone coinvolte e interessate direttamente nella gestione e nelle attività della cooperativa Valle del Marro.

La situazione nella piana di Gioia Tauro, anche dopo i recenti gravissimi episodi che sono avvenuti a Polistena ed in altre località, sta diventando davvero esplosiva e non può più essere sottovalutata.

Il PdCI della Calabria si stringe attorno agli operatori, ai volontari e ai giovani della Cooperativa Valle del Marro e di Libera esprimendo loro la massima vicinanza nella convinzione che continueranno nel loro impegno a testimonianza del fatto che solo attraverso percorsi virtuosi e positivi come quello indicato dalla cooperativa Valle del Marro ci può essere una speranza di riscatto e di futuro per questa terra.

 

DICHIARAZIONE DELLA SEGRETERIA CGIL PIANA DI GIOIA TAURO

 

Ancora una volta, ci troviamo ad esprimere tutta la nostra solidarieta’ e vicinanza a chi viene colpito da intimidazioni da parte della ndrangheta; per l’ennesima volta, tocca alla cooperativa sociale Valle del Marro, gestita dall’associazione antimafia Libera. Colpire un grande esempio di legalita’ e coraggio, portato avanti da tutte le donne e gli uomini di Libera, e’ un gesto vile che si deve respingere con molta determinazione , senza se e senza ma.

Gli amici della Cooperativa Valle del Marro non sono soli. La Cgil tutta e’ impegnata a sostenere e mettere in campo forti iniziative di contrasto al dilagare della ndrangheta sul territorio.

Pensiamo,inoltre, che serva da subito rafforzare le attivita’ di repressione ma che serva ,soprattutto, un forte impegno politico che favorisca la ripresa e la sviluppo attraverso l’occupazione . Solo il lavoro può essere il vero deterrente al proliferare dell’illegalita’.

Segreteria Cgil Piana di Gioia Tauro

 

DICHIARAZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO REGGINO

 

La nuova azione intimidatoria perpetrata ai danni della Cooperativa Valle del Marro è un fatto di estrema gravità.

L’incendio dell’escavatore che stava per iniziare i lavori proprio sul terreno, confiscato alla ‘ndrangheta, che lo scorso anno era stato incendiato, rappresenta oltre che un’odiosa minaccia una vera e propria sfida per impedire che quel pezzo di terra possa essere coltivato e possa far germogliare i frutti di un lavoro pulito, libero e legale.

Nel recente passato altre esperienze cooperative nello stesso territorio della Piana hanno subito innumerevoli e pesanti attentati e intimidazioni.

Condanniamo con assoluta fermezza il vile gesto ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai ragazzi della Cooperativa Valle del Marro ed a quanti sono rimasti vittime della violenza mafiosa essendo impegnati in una coraggiosa e preziosa esperienza economica e sociale, che può mettere in moto un nuovo percorso di cambiamento e di sviluppo in un territorio particolarmente difficile della nostra provincia.

Occorre una pronta ed adeguata risposta da parte degli organi inquirenti affinchè vengano assicurati i responsabili alla giustizia, si faccia piena luce sulla gravissima azione intimidatoria e si riaffermi la sovranità dello Stato in quel pezzo di territorio della Piana di Gioia Tauro.

Accanto a ciò serve una risposta forte e corale da parte delle istituzioni locali, delle forze politiche e sociali perché venga garantita l’agibilità alla Cooperativa e si affermi un modello di crescita economica, sociale e civile dove non vi sia alcuno spazio per l’arroganza e la prepotenza delle organizzazioni della ‘ndrangheta.