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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Controlli a tappeto contro il caporalato nella Piana di Gioia Tauro Contrasto voluto dalla prefettura. Multe per complessive 92mila euro - GUARDA IL SERVIZIO

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Non si fermano nella Piana di Gioia Tauro le azioni di prevenzione e di contrasto contro il fenomeno del caporalato e del lavoro nero nel settore dell’agricoltura. Controlli a tappeto nelle aziende agricole della Piana per verificare la regolarità dei rapporti di lavoro e dell’impiego dei lavoratori – molti i cittadini extracomunitari e comunitari – impegnati nelle coltivazioni e nella raccolta degli agrumi.

Corposo il bilancio delle 6 operazioni interforze condotte da un ‘team’ di 35 operatori di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale, Polizia provinciale: ispezioni in 7 aziende situate a Gioia Tauro (località Pontevecchio), Taurianova (località San Bartolo), San Ferdinando (agro di Granatara), Laureana di Borrello (contrada Campo Malo), 50 i lavoratori controllati (23 extracomunitari, 23 comunitari, 4 italiani), 14 perquisizioni personali, 2 domiciliari. Ammontano a 92.000 euro le sanzioni amministrative per le violazioni della normativa sull’impiego della manodopera riscontrate.

I controlli di ieri rientrano nel piano di interventi, l’ultimo è stato il 28 gennaio scorso, contro lavoro nero e caporalato, avviati lo scorso novembre e voluti dal prefetto Claudio Sammartino, nell’ambito dell’attività del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Molteplici gli obiettivi di questa strategia: tutelare uno dei comparti economico-produttivi più importanti della zona, garantire la libera concorrenza, riaffermare la legalità contro la cultura ‘ndranghetista e del disprezzo delle regole, difendere la dignità del lavoro. Una strategia che, ricorda la prefettura, chiama in causa tutti i soggetti del settore, istituzioni e operatori economici.