Consiglio comunale congiunto Gioia Tauro – San Ferdinando a difesa del Porto
Ott 11, 2023 - redazione
I sindaci di Gioia Tauro Aldo Alessio e San Ferdinando Luca Gaetano, annunciano la convocazione di un consiglio comunale aperto, straordinario e congiunto a difesa del Porto di Gioia Tauro, con all’ordine del giorno un unico punto: Manifestazione del 17 ottobre: “Il porto di Gioia Tauro non si ferma!”.
Tra le adesioni, già confermata la presenza del Vescovo di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito mentre ampia partecipazione si attende da parte delle istituzioni, dalle forze politiche locali, dai corpi sociali e dalla cittadinanza.
Il Consiglio Comunale che vede la partecipazione in seduta comune due amministrazioni locali, si colloca tra le iniziative già assunte a difesa del Porto di Gioia Tauro, il cui futuro è messo in pericolo dalla direttiva UE 959-2023 ETS che penalizzerebbe oltremisura lo scalo rispetto ai più vicini competitor extra-europei.
La serie di azioni culminerà con il grande meeting previsto per il 17 ottobre alle 13:00 di fronte al gate di ingresso portuale organizzato dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro insieme con i comuni di San Ferdinando e Gioia Tauro, l’assemblea Città degli Ulivi e le rappresentanze dei lavoratori.
La manifestazione del 17 ottobre sarà animata dalla partecipazione popolare ma anche dalla presenza autorevole di numerose cariche istituzionali tra cui diversi parlamentari e il governatore della Calabria.
La mozione che sarà votata congiuntamente dai consigli comunali di San Ferdinando e Gioia Tauro rilebva ed evidenzia le criticità e i grandi rischi che la direttive UE introduce nel sistema portuale nazionale e il voto sarà espresso sulle seguenti determinazioni:
I Consigli Comunali di Gioia Tauro e di San Ferdinando, in seduta congiunta e aperta alle forze politiche e sociali, in data 12 Ottobre 2023,
DELIBERANO
di IMPEGNARE i seguenti Enti ed Istituzioni rispetto alla sopra detta delicatissima problematica, per la quale occorre agire con estrema urgenza, onde scongiurare deleterie conseguenze per il Porto di Gioia Tauro:
– La Presidente del Consiglio dei Ministri
– Il Governo Nazionale in tutte le rappresentanze dei suoi Ministeri e, in maniera particolare, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
– Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria ed il plenum dei componenti la Giunta medesima
– il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria e tutti i Consiglieri regionali
– Il Sindaco e la Giunta della Città Metropolitana di Reggio Calabria
affinché, nell’ambito delle specifiche prerogative e competenze, si adoperino, in sede Nazionale ed in sede Europea, per ottenere una moratoria sull’applicazione di detta normativa, sin da subito escludendo dalla definizione “porto di scalo” anche i porti di trasbordo europei.
DELIBERANO, INOLTRE
di AFFIDARE alla politica nazionale ed europea l’opportunità di favorire l’adozione di una legislazione in materia di cambiamenti climatici che venga sottoscritta anche dalle Nazioni che si affaccino sul Mare Mediterraneo e, in particolare, le Nazioni del Nord Africa, così da evitare il verificarsi di una concorrenza sleale tra gli scali internazionali che penalizzerebbe il grande porto di Gioia Tauro, importante infrastruttura portuale per il “Sistema Paese” e per la “logistica delle merci”.
INVITANO
Tutti i cittadini, i Sindaci, le associazioni politiche, sociali, culturali e sportive a partecipare compatti alla grande manifestazione pacifica e democratica organizzata per il 17 Ottobre, alle ore 13, davanti al Gate del Porto di Gioia Tauro.
IL PRESIDENTE E I CAPIGRUPPO DI CENTRODESTRA IN CONSIGLIO REGIONALE A GIOIA TAURO IL 17 OTTOBRE “PER STOPPARE LA DIRETTIVA UE ‘FIT FOR 55′ CHE MINACCIA LA COMPETITIVITA’ DEGLI SCALI DI TRANSHIPMENT EUROPEI INCLUSO IL PORTO CALABRESE”.
Il presidente Filippo Mancuso e i capigruppo di centrodestra in Consiglio regionale Michele Comito (FI), Giuseppe Neri (Fd’I), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Unione di Centro) e Giuseppe De Nisi (Coraggio Italia), parteciperanno alla mobilitazione del 17 marzo a Gioia Tauro, “per stoppare – asseriscono -l’applicazione della direttiva Ue ‘Fit For 55’ che minaccia danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della Calabria e, più in generale, a tutte le infrastrutture portuali italiane, oltre che all’economie di tutti i paesi ospitanti analoghi realtà portuali”.
Il presidente del Consiglio e i capigruppo del centrodestra (che hanno già presentato a Palazzo Campanella una mozione dal titolo: ‘Applicazione della direttiva comunitaria ‘Fit for 55′ – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro’), hanno approfondito i termini della “grave problematica” in un’apposita riunione.
E sostenuto che: “Rendere più conveniente, per i grandi vettori marittimi, utilizzare porti di transhipment extraeuropei piuttosto che quelli comunitari, significa generare un’inaccettabile e consistente perdita di competitività degli scali europei, incluso il Porto di Gioia Tauro, una vera eccellenza della Calabria, del Sud e dell’Italia”.
Infine: “Imporre un tributo esoso per i mercantili che scelgono di fare scalo nei porti europei del Mediterraneo, prima di approdare in quelli del Nord Europa o americani, è una scelta dissennata che non contribuisce a ridurre le emissioni di Co2. Ma soprattutto, arrecando un danno all’economia del settore e all’indotto, riflette la distanza tra la visione burocratica dell’Europa e gli interessi reali dei Paese aderenti. Una scelta che giustamente il presidente Occhiuto ha definito ‘un’ecofollia’ e che, dunque, necessita di correttivi tempestivi”.