Confesercenti: “Gravissima l’oppressione fiscale”
redazione | Il 22, Gen 2011
”Da un’analisi compiuta, l’Italia non e’ solo il paese con una pressione fiscale fra le piu’ alte (43,5% nel 2009; al terzo posto, dietro Danimarca e Svezia, fra i 33 paesi dell’area Ocse), ma e’ anche la patria degli adempimenti fiscali, che sembrano non finire mai”
Confesercenti: “Gravissima l’oppressione fiscale”
”Da un’analisi compiuta, l’Italia non e’ solo il paese con una pressione fiscale fra le piu’ alte (43,5% nel 2009; al terzo posto, dietro Danimarca e Svezia, fra i 33 paesi dell’area Ocse), ma e’ anche la patria degli adempimenti fiscali, che sembrano non finire mai”
Cosenza, 22 gen – ”Da un’analisi compiuta, l’Italia non e’ solo il paese con una pressione fiscale fra le piu’ alte (43,5% nel 2009; al terzo posto, dietro Danimarca e Svezia, fra i 33 paesi dell’area Ocse), ma e’ anche la patria degli adempimenti fiscali, che sembrano non finire mai”. Lo si legge in una nota della Confesercenti di Cosenza.”Indicazioni in tal senso emergono dalla recente indagine della Banca Mondiale che, stilando la graduatoria sulla complessita’ degli adempimenti fiscali in 183 paesi, colloca l’Italia al 123* posto, stimando che ogni azienda vi dedichi l’equivalente di 285 ore di lavoro: il doppio di Francia e Olanda, il 50% in piu’ di Spagna e Germania; 60 ore in piu’ della media europea”.”Una conferma del peso della nostra burocrazia fiscale – dice Confesercenti – scaturisce da una ricognizione sulle scadenze fiscali che attendono al varco i contribuenti italiani nel corso del 2011. Il risultato che se ne trae offre un panorama affollato ed ansiogeno, in cui, prima ancora di dichiarare e pagare, e’ gia’ arduo orientarsi fra gli innumerevoli adempimenti di competenza. La semplice elencazione delle scadenze (solo quelle di natura fiscale, si sottolinea), ha richiesto ben 16 pagine”.