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TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

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Confcommercio Reggio Calabria, Vaccini e ristori subito. Sui bar scelte sbagliate E' passato un anno dall’inizio della crisi ma la normalità è purtroppo ancora lontanissima

Confcommercio Reggio Calabria, Vaccini e ristori subito. Sui bar scelte sbagliate E' passato un anno dall’inizio della crisi ma la normalità è purtroppo ancora lontanissima

Un annus horribilis non c’è dubbio. Difficilissimo, sconvolgente sotto il profilo emotivo, sanitario, economico in cui ci siamo trovati e ci troviamo tutt’ora a combattere contro un nemico insidioso ed invisibile. Per la Confcommercio di Reggio Calabria, guidata dal Presidente ff Lorenzo Labate, al netto della oggettiva drammaticità del momento, il bilancio di ciò che è stato fatto dalle istituzioni ad ogni livello, ragionando in maniera oggettiva e seria, non può che essere negativo.
A un anno dal primo lockdown ci troviamo oggi a vivere lo stesso stato di incertezza e confusione che esisteva a marzo 2020. Il mondo dell’impresa del commercio, turismo e servizi è stato ampiamente trascurato: ristori risibili e tardivi; semplice sospensione degli adempimenti fiscali; obblighi di messa a norma dei locali di vendita per favorire il distanziamento e la igienizzazione (correttamente rispettati dagli imprenditori) e, allo stesso tempo, impossibilità di svolgere le attività; aperture e chiusure disposte con decreti tardivi e confusi. E potremmo continuare con un elenco di misure approssimative, non più accettabili oggi.
Anche l’ultimo DPCM varato dal nuovo esecutivo non segna alcuna discontinuità rispetto al recente passato. Per frenare la movida selvaggia adotta la scelta peggiore possibile, identificando il problema nei pubblici esercizi e nei bar, senza rendersi conto che i problemi si creano dove c’è libero accesso all’alcol da asporto e quindi sarebbe stato più utile – come dalla nostra Fipe suggerito da mesi – impedire la vendita dopo le 18 in tutti gli esercizi commerciali. Anche il nuovo Governo continua ad affrontare l’emergenza che, oramai, dopo un anno, è impossibile continuare a definire tale certificando, questo l’unico elemento sicuro, che per i commercianti anche la Pasqua, la seconda consecutiva, è saltata così come poco c’è da aspettarsi dai weekend primaverili.