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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Comune Trebisacce: dopo 8 anni il tribunale del lavoro da ragione a un lavoratore socialmente utile

Comune Trebisacce: dopo  8 anni il tribunale del lavoro da ragione a un lavoratore socialmente utile

Ennesimo danno erariale al Bilancio del Comune, chiamato a risarcire con oltre 50mila euro un Lavoratore Socialmente Utile che era ricorso al Tribunale di Castrovillari per essere stato escluso da un concorso a cui aveva partecipato

Comune Trebisacce: dopo 8 anni il tribunale del lavoro da ragione a un lavoratore socialmente utile

Ennesimo danno erariale al Bilancio del Comune, chiamato a risarcire con oltre 50mila euro un Lavoratore Socialmente Utile che era ricorso al Tribunale di Castrovillari per essere stato escluso da un concorso a cui aveva partecipato

 

 

 

TREBISACCE Ennesimo danno erariale al Bilancio del Comune, chiamato a risarcire con oltre 50mila euro un Lavoratore Socialmente Utile che era ricorso al Tribunale di Castrovillari per essere stato escluso da un concorso a cui aveva partecipato. Si trattava, secondo la nota del segretario provinciale della Uil Silvano Scarpino che ha patrocinato il ricorso, di un concorso per la stabilizzazione dei precari, nel quale questo LSU sarebbe stato danneggiato a beneficio di un altro LSU che invece non aveva i requisiti di legge. A distanza di otto anni, correva l’anno 2002, il Tribunale di Castrovillari – Sezione Lavoro – giudice dottoressa Puglise – ha accolto il Ricorso di questo LSU difeso dall’avvocato Paolo Accoti, condannando ancora una volta l’amministrazione comunale guidata all’epoca dall’on. Mundo al risarcimento del danno, pari ad euro 51.883,00 oltre agli interessi, al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali ed alle spese di giudizio. In pratica, sempre secondo la suddetta nota sindacale, il Comune di Trebisacce non aveva rispettato le procedure di assunzione del personale, non avvalendosi del Centro per l’Impiego, non ricorrendo alle graduatorie dallo stesso predisposte e non conferendo alla selezione adeguata pubblicità, così come previsto dalla legge 56/1987.
“Il Comune – così recita la nota sottoscritta da Silvano Scarpino – riteneva infatti legittimo stabilizzare alcuni LSU a scapito di altri, tra cui il ricorrente, interpretando erroneamente, ovvero illegittimamente integrando il criterio della professionalità, da intendersi come anzianità nell’utilizzo in progetti LSU, a prescindere dalla qualifica o dalle mansioni concretamente espletate in tali progetti.
Queste, in sintesi, le motivazioni che hanno portato alla condanna del Comune di Trebisacce al risarcimento di tutti i danni cagionati, al Lavoratore Socialmente Utile, per la omessa stabilizzazione.
Alla luce di questa innovativa sentenza, – conclude Scarpino – questo sindacato si farà carico delle istanze di tutti quelle lavoratrici e quei lavoratori che sono stati illegittimamente esclusi dalle stabilizzazioni negli Enti della Provincia”.