Comune di Cariati tra debiti e (pre)dissesto. Interrogazione di Molinari (M5S)
Dic 20, 2014 - redazione
ROMA – Il Comune di Cariati è il classico esempio di come non si possa dare la risoluzione dei problemi a chi li ha creati.
L’attuale amministrazione comunale, dal 2011 sta conducendo il comune in un mare di conti in rosso e debiti da risanare, sino a portarlo a schiantarsi sulle secche del dissesto alla cui formalizzazione manca solo una firma pietosa. Sarebbe meglio di quel prolungamento dell’inutile agonia costituito da un piano di riequilibro finanziario pluriennale – la foglia di fico del predissesto – approvato sulla scorta del disastroso Esercizio finanziario del 2012, e sul quale lo stesso Ministero dell’Interno ha posto seri dubbi e la magistratura amministrativa una sostanziale pietra tombale.
Un piano di recupero dal quale non poteva derivare – come non è derivato – nessun miglioramento. E, infatti, la situazione deficitaria già compromessa si è ulteriormente aggravata. Tant’è che il disavanzo di amministrazione del 2013 è peggiorato rispetto a quello dell’anno precedente. Per questo motivo il predissesto rischia di diventare uno strumento di deresponsabilizzazione e perpetuazione degli errori commessi da chi ha governato il territorio.
Consentire ad una simile amministrazione di gestire in via straordinaria ciò che non è riuscita a gestire in via ordinaria servirebbe soltanto a punire immeritatamente i cittadini. Si tratta, peraltro, di un’inefficienza amministrativa già accertata in più occasioni dalla Prefettura di Cosenza che ha pure provveduto a diffidare il comune jonico dal tenere comportamenti che sarebbero potuti sconfinare, dopo l’inosservanza della legge, nell’abuso dell’arbitrio. Se a ciò aggiungiamo che a fine novembre il Comune di Cariati è stato sanzionato per l’importo di oltre 175mila euro per essere risultato inadempiente al patto di stabilità 2013, il quadro è completo.
Ho interrogato (con Atto n. 4-03198 del 19 dicembre 2014), insieme ai miei colleghi – Vacciano, Gaetti, Bertorotta e Donno – al Senato, il Ministro dell’Interno per chiedere cosa bisogna ancora aspettare per sciogliere questo Consiglio comunale, cosa che – seppur dolorosa – rappresenta il minore tra i mali. Non è giusto che i cittadini di Cariati paghino un prezzo così elevato per l’errore di aver scelto questa compagine politica ad amministrarli : tributi altissimi e servizi inadeguati, quando non assenti. Occorre, inoltre, indagare a fondo sull’effettiva situazione finanziaria del Comune che, secondo alcuni consiglieri di minoranza, vedrebbe un gravame di circa 20 milioni di euro : una cifra enorme per una piccola comunità.
Bisogna mettere fine a questo circolo vizioso prima di riaffidare il governo del comune a persone che, con passione e serietà, riportino a nuova dignità questo territorio.Avv. Francesco Molinari
Cittadino eletto al Senato