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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Colpi di mortaio in Turchia, Ankara risponde

Colpi di mortaio in Turchia, Ankara risponde

Si tratta dell’ultimo episodio, dopo che i bombardamenti siriani hanno ucciso cinque civili turchi lungo il confine

Colpi di mortaio in Turchia, Ankara risponde

Si tratta dell’ultimo episodio, dopo che i bombardamenti siriani hanno ucciso cinque civili turchi lungo il confine

 

 

(ANSA) RIBELLI, ABBATTUTO MIG A DAMASCO – Un aereo militare siriano è stato abbattuto oggi a est di Damasco dai ribelli. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali degli attivisti. Le fonti precisano che si tratta di un Mig e che è precipitato nella Ghuta, l’antica oasi che circondava Damasco e ora satura di sobborghi residenziali.

L’esercito turco ha risposto al fuoco dopo che nuovi colpi di mortaio sparati dalla Siria sono esplosi nel sud della Turchia. Lo riferisce l’agenzia di Stato Anatolia. Si tratta dell’ultimo episodio di questo tipo, dopo che i bombardamenti siriani hanno ucciso cinque civili turchi lungo il confine.

Il Consiglio militare dell’Esercito libero (Esl) nella regione di Damasco ha ieri rivendicato l’abbattimento del MiG ma non ha precisato il luogo esatto dove il velivolo sarebbe precipitato. Secondo il Centro di informazione siriano, una rete di giornalisti-attivisti anti-regime, i ribelli hanno catturato l’equipaggio dell’aereo militare. Nella stessa area a est di Damasco alcune fonti di stampa avevano oggi riferito della conquista da parte di una brigata di ribelli di una base militare aerea governativa.

Allo slogan “vogliamo armi non dichiarazioni” migliaia di siriani sono tornati oggi in piazza a manifestare pacificamente contro il regime in diverse località solidali con la rivolta. Lo affermano i residenti delle stesse città e cittadine pubblicando su Internet filmati dei cortei e dei raduni.

SUL VERSANTE SIRIA-TURCHIA, Dopo 48 ore di ‘quasi guerra’ è tornata oggi la calma al confine fra Turchia e Siria, mentre resta alta la tensione nel Kurdistan turco dove per i combattimenti con i ribelli separatisti del Pkk l’esercito ha deciso di limitare l’accesso a 15 aree. Dopo i bombardamenti turchi contro postazioni della Siria, mercoledi notte e ieri mattina, in risposta al colpo di mortaio siriano che aveva fatto 5 morti nella cittadina turca di Akcakale, oggi non sono stati registrati incidenti lungo il confine.

Damasco si è scusata con Ankara e il premier turco islamico nazionalista Recep Tayyip Erdogan ha assicurato ieri sera che il suo Paese “non intende iniziare una guerra con la Siria”. La situazione rimane però a rischio incidenti o provocazioni. Il parlamento turco ieri ha autorizzato del resto per un anno possibili incursioni militari in Siria se il governo lo riterrà necessario.

Nel Kurdistan turco dove da giugno è in corso una dura offensiva del Pkk che l’esercito turco non è riuscito finora a neutralizzare, i comandi militari hanno annunciato oggi, riferisce l’agenzia Anadolu, che 15 aree montuose sono state dichiarate ‘zone ristrette’. Da febbraio gli scontri fra esercito e Pkk hanno fatto circa 550 morti.

Intanto un colpo di mortaio proveniente dalla Siria è caduto in territorio turco, le truppe di Ankara hanno risposto colpendo obiettivi siriani. Il colpo è caduto nella zona rurale di Yayladagi, riferisce il governatore della provincia. E’ stata l’artiglieria turca a rispondere al colpo di mortaio caduto oggi in territorio turco “sparando verso obiettivi” all’interno della Siria. Lo ha detto il governatore della provincia di Hatay Mehmet Celalettin Lekesiz. Il governatore ha precisato che il proiettile di mortaio è caduto in un campo a 50 metri all’interno del territorio turco, nel comune di Asagipulluyazi e che non ci sono feriti.

ARTIGLIERIA ED AVIAZIONE LEALISTE BOMBARDANO MOLTE CITTA’ – Gran parte delle città e delle località siriane in rivolta sono prese di mira da stamani all’alba dall’artiglieria e dall’aviazione governativa. Lo riferiscono i comitati dei residenti delle diverse città solidali con la ribellione anti-regime. Non si hanno bilanci precisi delle vittime coinvolte e l’agenzia ufficiale Sana non riferisce di nessun bombardamento. Numerosi video postati sul sito dei Comitati di coordinamento locali documentano i bombardamenti. Gli autori dei filmati sono attivisti e gente comune.

Una delle più colpite è Homs: i quartieri Khaldiye e Qusur, nella parte nord della città sono ripetutamente colpiti da bombe sparate dal cielo. La regione meridionale di Daraa anche è pesantemente colpita, in particolare i villaggi di Msaifra e Maaraba. Attorno a Damasco, nei sobborghi orientali della Ghuta, cadono mortai e barili bomba da ieri notte. Scenario analogo a nord della regione nord-orientale di Raqqa, dove le forze governative cercano di vincere la resistenza dei ribelli a ridosso della frontiera con la Turchia. A Salma, località della regione nord-occidentale di Latakia, è stato bombardato un ospedale da campo allestito dai residenti per curare i feriti che non vengono accettati negli ospedali pubblici gestiti dal regime. Un video documenta la distruzione della clinica improvvisata. E come ormai accade da due mesi, numerosi quartieri di Aleppo controllati dai ribelli sono presi di mira dai bombardamenti governativi.