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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Coisp: “Forze di polizia dimezzate, i clan festeggiano”

Coisp: “Forze di polizia dimezzate, i clan festeggiano”

“La politica a trazione leghista del governo nazionale ha portato ad uno stato di crisi totale del comparto sicurezza”

Coisp: “Forze di polizia dimezzate, i clan festeggiano”

“La politica a trazione leghista del governo nazionale ha portato ad uno stato di crisi totale del comparto sicurezza”

 

 

(AGI) CATANZARO – Auto obsolete e senza carburante; organici dimezzati; lavoro straordinario garantito col contagocce pur dinanzi ad una criminalita’ considerata la piu’ potente ed invasiva del mondo. Per il Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, “la ‘ndrangheta puo’ festeggiare. Siamo al festival dei clan”. A parlare e’ Giuseppe Brugnano, segretario regionale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia. Denuncia il malessere crescente delle forze dell’ordine in Calabria, avamposto della lotta alla mafia. Oggi il ministro dell’Interno riferisce sui fatti di sabato scorso a Roma, ed il Coisp si mobilita in tutta Italia. “Stiamo dicendo ormai da qualche anno – dichiara all’AGI – che la politica a trazione leghista del governo nazionale ha portato ad uno stato di crisi totale del comparto sicurezza. Avevamo a suo tempo denunciato le operazioni di immagine promosso dal governo su input del partito della Lega, come le ronde l’esercito affiancato alle forze di Polizia. Operazioni che non portavano da nessuna parte. In una regione ad alta densita’ criminale come la Calabria, la Polizia di Statoe tutte Le forze di polizia sono state abbandonate a se stesse”. Nelle cinque questure della Calabria ed in tutti gli uffici di Polizia della regione, aggiunge, “oggi manca di tutto. Dalle risorse economiche per lo straordinario, al carburante per le auto. Gli agenti sono costretti a muoversi sulle strade con vetture usurate, che andrebbero rottamate, con il rischio reale di restare appiedat”. Brugnano offre le cifre del disagio: “Nel commissariato di Polizia di Siderno, uno dei piu’ esposti nella lotta alla ‘ndrangheta, si e’ assistito alla perdita di personale mai rimpiazzato, pari al 26% dell’organico, una cosa gravissima – sottolinea – in un territorio come la Locride, dove cinque anni fa fu ucciso il vice presidente del consiglio regionale”. 

 

Stessa cosa a Vibo Valentia, dove, spiega Brugnano, “il controllo del territorio e’ affidato a poche, eroiche unita’ chiamate a fronteggiare l’antistato con una sola volnte disponbile, giorno e notte. Situazioni analoghe a Catanzaro, dove la squadra mobile distrettuale ha un organico di 50 unita’ (ne servirebbero il doppio) che devono occuparsi di ogni reato, di furti al traffico di droga. Di recente – aggiunge Brugnano – la Questura del capoluogo di regione e’ stata elevata a Questura di fascia A, ma gli organici sono rimasti tali e quali a quelli disponibili precedentemente al provvedimento”. A Lamezia Terme, altra realta’ a forte presenza criminale, “negli uffici manca il collegamento Adsl – dice il sindacalista – e la trasmissione dei dati avviene con un sistema obsole. Il commissariato ha appena 100 unita’ scarse, che devono occuparsi di un comprensorio di 11 comuni, con appena 10 ore pro capite disponibili. Basta un omicidio per esaurire il monte ore a disposizione. Una vera e propria festa per la criminalita’, organizzata e non. Dopo i fatti di sabato a Roma, abbiamo ricevuto tanta solidarieta’ dalla politica ed in particolare da chi governa. Una solidarieta’ – aggiunge – sterile di cui non sappiamo cosa fare dato che la scorsa settimana il governo anzionale ha tagliato 60 milioni dal comparto sicurezza. L’unica solidarieta’ che potrebbe essere gradita, a questo punto, – conclude – sarebbero le dimissioni dei parlamentari che tengono in vita un governo dal naso lungo che ha continuato a pugnalare alle spalle le forze dell’ordine”. 

redazione@approdonews.it