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Class Action contro Pokemon GO

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Problemi legali per Pokemon Go. Dopo tanta popolarità con oltre 100 milioni di download
con incassi stratosferici, stimati in circa 10 milioni di dollari al giorno, è notizia
di questi giorni l’attivazione di class action negli Stati Uniti ed in Canada contro
i produttori di Pokemon Go da parte di alcuni proprietari di case e terreni, i quali
hanno deciso di promuovere questa azione civile stanchi di vedere a tutte le ore
i propri giardini circondati dagli appassionati del gioco che, in più occasioni,
avrebbero anche violato la proprietà, contenente appunto un Pokestop, per catturare
gli animaletti. Secondo i proprietari, un numero sempre più crescente di sconosciuti,
infatti, chiedeva di accedere alle loro proprietà per andare alla ricerca dei Pokemon
e, di conseguenza, gli stessi hanno deciso di lanciare le class action rivolte contro
Niantic, The Pokemon Company e Nintendo, le quali attraverso il gioco, secondo le
motivazioni delle citazioni, spingerebbero gli utenti a commettere azioni che, altrimenti,
non farebbero mai. Come sappiamo, Pokémon Go è un videogioco di tipo free-to-play
basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS, sviluppato da Niantic per i sistemi
operativi mobili iOS e Android, creato con la collaborazione di Game Freak, The Pokémon
Company e Nintendo. Il gioco è compatibile con una periferica Bluetooth denominata
Pokémon Go Plus, dispositivo progettato e realizzato da Nintendo. All’inizio del
gioco viene consegnato un Pokémon iniziale tra Bulbasaur, Charmander e Squirtle.
Il protagonista può incontrare e catturare Pokémon selvatici o affrontarli all’interno
di palestre. È possibile ottenere Poké Ball e altri strumenti utilizzando le monete
del gioco, che possono essere acquistate all’interno dell’applicazione. L’idea originale
del gioco risale al 2014 quando il presidente di Nintendo Satoru Iwata e Tsunekazu
Ishihara, all’epoca a capo della The Pokémon Company, in collaborazione con Google
hanno realizzato un pesce d’aprile dal nome Pokémon Challenge che consisteva nella
ricerca dei Pokémon all’interno del servizio Google Maps.Ishihara si è accorto
che combinando l’esperienza maturata nel progetto Pokémon Challenge con le potenzialità
di Ingress, un gioco di realtà aumentata sviluppato da Niantic di cui lui e la moglie
erano fan, era possibile realizzare un nuovo prodotto.Niantic ha utilizzato i dati
di Ingress come base per determinare i luoghi dove collocare i PokéStop e le palestre
che compaiono nel videogioco.Nel settembre 2015 Ishihara, diventato nel frattempo
presidente di Nintendo, ha dedicato il discorso per il lancio del gioco al suo predecessore
Iwata, morto due mesi prima.La colonna sonora del gioco è stata scritta da Junichi
Masuda, lo storico compositore della serie Pokémon, che ha anche in parte supervisionato
il design del gioco.Tra i designer della parte grafica del gioco è da ricordare
Dennis Hwang, che in passato ha lavorato con Google e ha creato il logo di Gmail.
Diversi milioni di utenti sono “impazziti” per acchiappare i mostriciattoli rappresentando
anche una nuova minaccia alla sicurezza stradale mettendo a rischio la propria incolumità
e quella altrui. Ora c’e’ chi, ancora peggio, commenta Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, distratto dai mostriciattoli potrebbe essere
spinto addirittura a commettere azioni illegali come la violazione di domicilio,
che, altrimenti, non farebbe mai.