“Cittu Cittu” a San Giorgio Morgeto, il festival d’agosto diventa internazionale Dal 2 al 4 agosto tre giorni per fare comunità e molto rumore in difesa dell'Aspromonte e del nostro territorio
redazione | Il 24, Lug 2024
Il blues di Adrian Raso, musicista morgetocalabro-canadese, e Jimmy Robinson “from New Orleans” in arrivo nell’antico Castello Svevo Normanno di San Giorgio Morgeto, la sera del 3 agosto, per l’unica tappa europea del Gypsy Trio, di cui fa parte anche il musicista Marco Giovinazzo. Per questa terza edizione, dal 2 al 4 agosto 2024, il Cittu Cittu festival diventa internazionale e “fa davvero rumore”, come recita il claim della manifestazione ideata, tre anni fa, appunto, dall’associazione Terra dei Morgeti, per volere del presidente Simone Surace. Ancora più rumore delle due precedenti edizioni, grazie a nuove collaborazioni con altre realtà importanti della Piana di Gioia Tauro, come la compagnia Dracma di Polistena, che grazie ad alcune residente artistiche attive a inizio agosto, insieme al Teatro del Carro, regalerà al festival alcune performance teatrali, tra cui “I luoghi che vorrei”, spettacolo percorso poetico, che partirà dal Chiostro Convento dei Domenicani.
“Una sera di primavera di tre anni fa, parlavo con due amici di Cosenza, del mio sogno di realizzare un festival qui nel mio paese, San Giorgio Morgeto, per riportare un po’ di vita – ha spiegato Simone Surace durante la conferenza stampa di presentazione – e scherzando dicevamo: <
Cittu Cittu festival si dichiara, naturalmente, anche vicino ai diritti umani – prova ne è la grande kefiah palestinese bianca e rossa stesa sul tavolo della conferenza stampa – e alla difesa dell’ambiente. “I festival estivi sono sicuramente un’occasione per ripopolare e rivivere i nostri borghi, ma anche sensibilizzare sulla difesa del suolo da qualsiasi forma di speculazione”, ha avvertito Michele Trungadi dell’associazione Controvento, oltre che animatore del movimento No Ponte e nel direttivo della sezione Anpi di Laureana di Borrello-Serrata-Galatro. Infatti, “con la scusa di investire nelle energie rinnovabili – ha precisato – si minaccia l’installazione indiscriminata di pale eoliche e di pannelli solari su terreni agricoli in questa zona che è storicamente a vocazione agricola e agrumicola, per questo dobbiamo unirci e, attraverso il festival, fare molto rumore e lanciare messaggi a tutta la popolazione”.
Di seguito il programma dettagliato del festival, che farà rivivere il borgo antico del Comune aspromontano per 3 giorni, 2-3-4 agosto, all’insegna della musica d’Oltreoceano, performance teatrali, laboratori sensoriali per adulti, laboratori per bambini, trekking urbano alla riscoperta dei vicoli e della natura e la raccolta firme contro l’autonomia differenziata. All’interno del festival sarà adibita anche un’area camping.
Il festival si chiuderà il 04 agosto con l’esibizione dei Mattanza, un gruppo che lavora per tradurre la cultura letteraria del Mediterraneo in musica, attraverso la ricerca e valorizzazione di testi antichi rielaborati con sonorità originali, in una perfetta fusione di tradizione e modernità.