Cittanovese, “Rammarico, delusione ed amarezza della mancata iscrizione al prossimo campionato di calcio di Serie D”
Lug 18, 2022 - redazione
Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Direttore,
ho appreso con rammarico, delusione ed amarezza della mancata iscrizione al prossimo campionato di calcio di Serie D della nostra amata “Cittanovese”.
Tale notizia ha prodotto in me un profondo senso di delusione, condiviso, verosimilmente, da tutti i cittanovesi, che per motivi di lavoro hanno lasciato la nostra terra.
La partecipazione della squadra del tuo paese ad un torneo così prestigioso ed i risultati conseguiti erano motivo di orgoglio e di rivisitazione settimanale di un sentimento di appartenenza ad un luogo che, nella sua storia, ha espresso meravigliosi esempi di cultura, saperi, umiltà e sacrificio nei lavori più umili.
Nel condividere pienamente l’intervento sul suo giornale del mio amico Francesco De Matteis, mi permetto di segnalare, anche per esperienza vissuta direttamente nella mia adolescenza, che la gestione di una squadra di calcio, soprattutto a livello dilettantistico, non può e non deve rispondere esclusivamente a logiche aziendali.
A questi livelli il calcio non produce profitti; nel momento in cui assumi l’onere e l’onore di gestire la società devi mettere in preventivo anche, ed in ultima analisi, la dismissione di asset personali (al riguardo penso di avere buoni motivi per affermarlo) per garantire la continuità del titolo sportivo e dei risultati conseguiti.
La passione, che certamente non è mancata alla gestione della società di Franco Dagostino prima e di Rocco Guerrisi dopo, deve coniugarsi ad un sentimento di rappresentanza della comunità di riferimento e dei valori che la stessa incarna.
Se nella tua azione non assumi questa visione prospettica hai fallito, unitamente alle istituzioni che in tali casi devono assumere un ruolo di garanzia, di supervisione e di costante attenzione a tutti gli eventi gestionali della società finalizzati a prevenire ciò che purtroppo, oggi, si è verificato.
Probabilmente qualcosa è mancato in questo meccanismo di compartecipazione e condivisione. Lungi da me dall’esprimere giudizi di merito, ma la realtà, qualora non succeda qualcosa di imprevedibile, rischia di relegare il paese, anche dal punto di vista sportivo, ad un ruolo di marginalità che non merita.
Mimmo Giovinazzo