Non si placa la polemica politica tra “A Testa Alta”, ed il sindaco Cosentino e la maggioranza rimasta. A Testa Alta va giù pesante accusando il sindaco di una serie di responsabilità nell’affossare il centrosinistra a Cittanova. Ma il silenzio e il tentativo di sorvolare sulle problematiche elencate da D’agostino e compagni non può rimanere lettera morta. Possiamo capire le difficoltà della coalizione “Cittanova Cambia” nel rimanere in silenzio, d’altronde D’agostino è stato il vero mattatore elettorale per eleggere Cosentino Sindaco della città…rispondere diventa difficoltoso!
ECCO IL MANIFESTO INTEGRALE
DALLA SALA PARTO AL TEATRINO:
IL SINDACO “PRESTIAGIATORE”
HA LIGITATO CON LA REALTA’
Dalla “sala parto” al “teatrino” il percorso è davvero breve. Con la nomina dei due nuovi Assessori – dopo oltre cinquanta giorni di attesa – il Sindaco di Cittanova si è confermato straordinario prestigiatore capace di stravolgere la realtà a suo uso e consumo. Parlare di “percorso sereno e condiviso” nella sua Coalizione in riferimento al campo minato che lo ha condotto al completamento della Giunta è una presa in giro stratosferica che, ovviamente, non nasconde neanche per un attimo le problematiche strutturali di una fase politica disastrosa. “A Testa Alta” porge gli auguri di buon lavoro ai nuovi assessori e lo fa con auspicio sincero. Tuttavia, l’analisi politica ci costringe a fare anche altre considerazioni, purtroppo. Le nomine dei giorni scorsi hanno mostrato il vero volto di un Sindaco appiccicato alla poltrona e completamente sordo e cieco rispetto agli umori e alle istanze dei Cittadini. E neanche la fuoriuscita dalla maggioranza del principale gruppo politico della Coalizione (parlano i voti nelle urne…) lo ha persuaso del cambio di rotta necessario. Leggere comunicati stampa in cui si sostiene che “la scelta degli assessori spetta al Sindaco” ci rammarica e, allo stesso tempo, ci fa sorridere: chi dovrebbe fare le scelte se non il Primo Cittadino? E chi ha mai sostenuto il contrario? Evidentemente gli estensori del documento parlavano a loro stessi, nel bel mezzo di una lotta intestina che non ha visto nessun vincitore, ma solo vinti. E ha un bel dire il Sindaco quando sostiene che “nel passato ha affidato in Consiglio deleghe a tutti i Consiglieri”. Allora perché non ha proseguito su questa strada evitando all’Ente l’esborso di due nuovi stipendi? Evidentemente il “percorso sereno e condiviso” ha introdotto altre strategie in vista del futuro. Ma la domanda primaria è questa: quando si parla di attacchi personali, il Sindaco a chi si riferisce? Forse abbiamo peccato di lesa maestà? Sì, perché abbiamo letto e riletto il nostro primo manifesto e, onestamente, di attacchi personali non ne abbiamo rintracciati. Mentre i veri attacchi sono arrivati al nostro movimento e ai suoi esponenti in Consiglio comunale sia dal manifesto a firma della Coalizione “Cittanova Cambia”, dove si parlava di “prosaiche e insoddisfatte richieste” con riferimento ad “A Testa Alta”, sia dalle dichiarazioni del Sindaco agli Organi di Stampa in cui venivamo accusati di “interessi personali”. Ecco, ancora una volta domandiamo: quali sarebbero le prosaiche e insoddisfatte richieste mosse dal gruppo? Quali sarebbero gli interessi personali? Chiediamo al Sindaco di parlare con chiarezza e una volta per tutte. Non abbiamo nulla da nascondere, noi. Ci auguriamo, con tutto il cuore, che questa nuova fase politica e amministrativa consegni nuova efficacia all’azione comunale. Un impulso rinnovato sulle scelte strategiche e sulle questioni prioritarie per la Comunità. Certo, l’inizio di questa nuova stagione non è stato dei migliori. La scelta di non aderire alla “Pace Fiscale” lanciata dal Governo per la cancellazione delle cartelle esattoriali è l’ennesimo schiaffo ai Cittanovesi. Mentre la maggioranza si dichiara “vicina alle fasce più deboli” della popolazione, i fatti dicono completamente il contrario: scelte assurde, utili solo a tenere a galla i conti comunali, che stanno trasformando l’Ente in un nemico per Cittanova e le sue esigenze reali. Per esempio, cosa è stato fatto per le famiglie, per le imprese, per il tessuto produttivo in questi anni? Poco o nulla. O si vuole parlare ancora dei buoni spesa per l’emergenza Covid? Stendiamo un velo pietoso. Noi con questo modo di fare politica non abbiamo nulla a che fare. “A Testa Alta” è stata sempre dalla parte dei Cittadini e, forse proprio per questo, è stata messa ai margini. Ecco qual è stato il vero tradimento: il gruppo più votato della Coalizione relegato a mera comparsa all’interno della Giunta, osteggiato in ogni circostanza e mai ascoltato nelle pochissime scelte strategiche fatte. Per anni abbiamo chiesto una correzione di rotta decisa, esprimendo nelle sedi opportune tutte le nostre perplessità: siamo rimasti al nostro posto nonostante tutto, nell’esclusivo interesse del paese e dimostrando vero senso di responsabilità. Quella stessa responsabilità che oggi ci impone di ammettere l’errore di aver creduto in un progetto politico tradito negli obiettivi e nelle ambizioni. Altro che “operazioni trasformistiche e gattopardesche”: quando si fanno certe affermazioni si abbia la cura prima di guardare in casa propria. Questa è la realtà dei fatti, conosciuta da tutti e già ampiamente giudicata dai Cittadini. Il prestigiatore è spesso illusionista, ma quando il “teatrino” cala il sipario, la realtà torna a farsi protagonista. E lo spettacolo è davvero agli sgoccioli.
Il movimento politico
“A Testa Alta”