“In premessa rimarchiamo ancora che è Aldo Alessio l’unico che muove accuse
ai sigg. Cento Giuseppe e Cento Domenico e non Cittadinanza Democratica
come si vuol fare credere rigirando la frittata. CD ha voluto solamente
evidenziare la contraddizione di chi accusa pubblicamente una persona di
avere rapporti con la ndrangheta e poi ci fa insieme politica.La risposta
di Alessio è falsa in maniera inquietante.E se ci viene a raccontare oggi
che i sigg. Cento hanno cambiato idea su di lui poco ci importa…
è lui (Alessio) che deve dire se ha cambiato idea!
Passi che il tentativo di Domenico Cento di farlo decadere nel ’95,bollato
prima da Alessio come “infamie di pochi farisei” diventi oggi “un atto di
coerenza”:evidente omaggio alla nuova alleanza.Ma addirittura che Aldo
Alessio arrivi a stravolgere l’aver scritto che la ndrangheta aveva
interesse e cercato voti per Cento Giuseppe alle Amministrative del 1997 e
che nel 1999 Cento si sia dimesso per ordine della ndrangheta, e far
diventare oggi queste accuse pesantissime fiori e carezze, reinterpretate
come semplice “critica politica” non si può proprio accettare. Alessio fa
finta di dimenticarsi persino delle intercettazioni dei carabinieri che nel
suo libro trascrive integralmente per dimostrare quanto reali fossero i
collegamenti con la ndrangheta alle elezioni del 1997.Questo modo di fare
politica dove all’improvviso tutti si dimenticano di tutto pur di
raggiungere i propri scopi e ci si abbraccia sorridenti nella stagione
degli amori elettorali, rinnegando ed affermando tutto e il contrario di
tutto,ci fa letteralmente ribrezzo e lo vogliamo gridare!Se Alessio vorrà
rispondere lo faccia senza ipocrisia. Noi continueremo a porre le stesse
domande!”

Per Cittadinanza Democratica
Jacopo Rizzo