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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Cinquefrondi, i cent’anni di storia del vecchio municipio Lo storico Giovanni Quaranta rievoca l'inaugurazione dello storico palazzo. Predisposto dall'amministrazione comunale un evento ad hoc

Cinquefrondi, i cent’anni di storia del vecchio municipio Lo storico Giovanni Quaranta rievoca l'inaugurazione dello storico  palazzo. Predisposto dall'amministrazione comunale un evento ad hoc
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Compie cent’anni il vecchio municipio della città. Esattamente il 15 ottobre 1916 venne inaugurato dall’allora sindaco Francesco Della Scala con una imponente manifestazione che raccolse le personalità di spicco dell’entourage civile e politico del tempo. Il sottoprefetto De Biase, il vice presidente della deputazione provinciale Landi, il deputato provinciale Lupoi insieme ad altre personalità politiche locali, attorniati dalla tutta la nobiltà cittadina e del circondario, furono il corollario di un evento dalla portata storica per l’epoca.

A ricordarlo, uno scritto dello studioso Giovanni Quaranta attento anche a sottolineare quanto infausto fu quel tempo gravato dalla tragedia della prima guerra mondiale che impegnò al fronte una pletora variegata di giovani cinquefrondesi quanto di tutto il circondario che, per lo più, non ebbero non solo la possibilità di assistere alla cerimonia inaugurale ma neanche di vedere ex post l’opera ultimata. “Queste due costruzioni – scrive Quaranta riferendosi alla sede del demolito carcere mandamentale ed a quella municipale – seppur con finalità diverse, insieme alla Pretura, hanno svolto per lungo tempo una funzione di pubblica utilità rappresentando plasticamente la presenza delle istituzioni sul territorio comunale”.

Un palazzo in stile liberty realizzato dal famoso ingegnere reggino Pietro De Nava – che presenziò peraltro all’evento di consegna del fabbricato – e che oggi risulta come edificio destinato a Casa della Cultura dopo aver servito dopo oltre un novantennio la causa della municipalità cinquefrondese. Difatti se nel 2012 ha dovuto lasciare il posto al nuovo palazzo municipale edificato sulle ceneri del vecchio carcere mandamentale, per un breve periodo di tempo è stato reimpiegato, previ adattamenti e non senza feroci polemiche politiche, come edificio scolastico per la sede staccata del Liceo Statale “Rechichi” di Polistena ad uso del Liceo Pedagogico Musicale. Una Casa della Cultura che ha ridato vita ad un prezioso fabbricato, inaugurata, ironia della sorte, proprio nell’anno del centenario dell’originario battesimo pubblico di un edificio che ha da sempre segnato l’identità della città. Una ricorrenza colta anche dall’amministrazione comunale a guida Conia che ha inteso predisporre, per l’occasione, una celebrazione pubblica.