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Cinquefrondi, ancora al centro delle polemiche il monumento dei caduti

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L’architetto Pino Massara, si dice “sbigottito” da quanto sta accadendo

di DANILO LORIA

Cinquefrondi, ancora al centro delle polemiche il monumento dei caduti 

L’architetto Pino Massara, si dice “sbigottito” da quanto sta accadendo 

 

 

 

CINQUEFRONDI (RC) – Continua il dibattito nella cittadina pianigiana sulla sorte del monumento ai caduti. Dopo la denuncia dell’esperto di storia locale Renato Macedonio, le precisazioni del vice sindaco Maurizio Bellocco ed il ritrovamento di parte del monumento, tutte ampiamente documentate da Approdonews, interviene Pino Massara, architetto cinquefrondese, dirigente della locale società di pallavolo e impegnato nel sociale. Massara esordisce dicendo: “rimango stupìto da ciò che leggo in merito al ritrovamento di parte del basamento che costituiva il vecchio monumento ai caduti. Il fatto risulta essere di una gravità inaudita che non può passare inosservato e che merita tutti gli opportuni approfondimenti. E’ un’offesa – continua l’architetto – a tutti quei nostri giovani concittadini che con la loro morte hanno contribuito a costruire la libertà di cui noi oggi godiamo e viviamo”. Massara si pone quindi alcuni interrogativi. “Si può non avere rispetto e riconoscenza – sottolinea – a chi ha dato la propria vita per gli altri? Si può cancellare la storia di un popolo a colpi di mazza e far sparire in mezzo ai detriti in luoghi impervi e sperduti, un momumento che racconta e ricorda il sacrificio di persone care a tanti concittadini?”. Il dirigente sportivo si dice poi “arrabbiato per la mancanza di amore e rispetto verso la storia di un paese come il nostro che, anche se piccolo ha sempre contribuito con laborosità ed onestà alla crescita sociale e culturale di intere generazioni”. Massara dice in maniera chiara che è “un vile, chi non ha rispetto della propria storia e distrugge quel poco che ne è testimonianza. Spero che un giorno quel monumento possa ritornare imperioso com’era, ad ornare quell’angolo della piazza oggi vuoto, dove nell’annuale ricorrenza si ritornerà a onorare – conclude – quei caduti a cui tanto dobbiamo, e possa essere testimonianza per i nostri figli, come lo è stato per noi, del fatto che le guerre portano solo dolore e distruzione”. Noi siamo sempre in attesa di risposte dalle istituzioni preposte ad occuparsi di questo campo.

redazione@approdonews.it