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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Chizzoniti presenta un terzo esposto in merito alla vicenda di Calabria It

| Il 30, Mag 2014

Chizzoniti eccepisce duramente la sistematica disapplicazione della L.R. 24/13 censurando altresì le ultime iniziative dilatorie assunte dal Cda di Fincalabra richiamando espressamente la posizione assunta da due amministratori della predetta finanziaria

Chizzoniti presenta un terzo esposto in merito alla vicenda di Calabria It

Chizzoniti eccepisce duramente la sistematica disapplicazione della L.R. 24/13 censurando altresì le ultime iniziative dilatorie assunte dal Cda di Fincalabra richiamando espressamente la posizione assunta da due amministratori della predetta finanziaria

 

 

“Facendo seguito al telegramma inviato due giorni addietro al dott. Antonio Vincenzo Lombardo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, ho formalizzato il terzo esposto relativo alla gestione da parte di Fincalabra SPA della  gravissima vicenda dei 132 dipendenti di Calabria IT sui quali incombe la scure del licenziamento di massa”. Chizzoniti  “eccepisce duramente la  sistematica disapplicazione della L.R. 24/13 censurando altresì le ultime iniziative dilatorie assunte dal CDA di Fincalabra richiamando espressamente la posizione assunta da due amministratori della predetta finanziaria, Avv. ti Marcello Martino e Pio Turano che, nella qualità di consiglieri di amministrazione in carica di Fincalabra SPA,  rilevano che <la convocazione di un incontro sindacale  è avvenuta in maniera irrituale ed irregolare in quanto non ratificato in alcune riunioni del CDA>. Gli stessi,  continua Chizzoniti , <ritengono che un eventuale sottoscrizione di accordo con qualche sigla sindacale non avrebbe alcuna efficacia stante la decadenza degli altri due componenti del CDA abilitato soltanto alla gestione in prorogatio ovvero degli affari ordinari>”.

Il presidente della Commissione di Vigilanza, inoltre, richiama “il significato eloquente della presa di distanze dei due professionisti rispetto a furtive iniziative nel cui contesto appare anche difficile identificare chi si è assunta la responsabilità di firmare per conto di Fincalabra SPA una convocazione sindacale osteggiata e non condivisa su diversi versanti”. Nell’esposto, il Presidente dell’Organo di Controllo richiama anche “taluni elementi integrativi di un ben definito modello tecnico associativo sulla scorta delle modalità operative, finalità perseguite, stabile presenza sul territorio, ricorso alla vis compulsiva, rapporti osmotici tra Fincalabra SPA, Componenti commissione di esami,  Fincalabra SRL, Calabria IT, doppio ruolo di Funaro,  triplice quello di Iurato, consulente di Calabria IT ed anche controllore e controllato quale componente il Collegio Sindacale di Fincalabra SPA, consulente di Calabria IT e sindaco prediletto di De Rose anche  in Calabria SRL, i ruoli agnostici del Direttore Generale del Dipartimento Attività Produttive, dell’Assessore al ramo”.  “Gli stessi –

secondo Chizzoniti –  sembrano ubbidire ad una coerente e ben pianificata logica delinquenziale operante nel perimetro aziendale Fincalabra SPA – Fincalabra SRL e Calabria IT già acclarata in altro procedimento in ordine alle selezioni truffa di personale indette da Fincalabra SPA”.

Il Presidente della Commissione continua sostenendo che “il progetto associativo prospettato  risulterebbe confortato anche da diverse sentenze della Suprema Corte anche a Sezioni Unite secondo le quali <la prova dell’esistenza di una associazione a delinquere può essere desunta in via indiretta da facta concludentia fra i quali assume una particolare pregnanza la consumazione di numerosi reati fine volti con modalità seriali che richiedono, per la loro consumazione, una distribuzioni di ruoli tra vari soggetti>”.

Chizzoniti integra l’esposto con ulteriori valutazioni di natura giuridica evidenziando che “il problema devoluto alla Giustizia adita resta di una immanente gravità la cui soluzione mai potrà passare per la politica da sempre surrogata da accordi quanto tempestivi interventi della Magistratura di riferimento, qui, ulteriormente sollecitati”.

Chizzoniti così conclude:”Seguono diverse richieste istruttorie ed il cerino acceso, sempre più infiammato,  di fatto transita nelle mani dei magistrati inquirenti catanzaresi”.