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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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“Chiusura aeroporto e declassamento Agenzia beni confiscati fallimenti di Falcomatà” E' quanto afferma la Federazione reggina del PCI

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L’ormai prossima chiusura dell’aeroporto “Tito Minniti” e l’imminente spostamento, dalla nostra città, della sede istituzionale dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati sono due limpidissime e indecenti scelte volute dal PD e dal suo governo che certificano l’assoluta inconsistenza e il palese fallimento politico-amministrativo dell’inadeguato sindaco Falcomatà e della sua scadente giunta: un sindaco inesistente e inadatto al ruolo.
Riguardo il destino dell’aeroporto, confortati dai fatti e dagli atti concreti, possiamo affermare che per precise ed esclusive responsabilità del PD, la nostra città è ormai drammaticamente isolata dal resto del Paese e, al di là delle chiacchiere e degli inutili selfie di Falcomatà, la chiusura del “Tito Minniti” è ormai una questione di settimane o, al massimo, di qualche mese.
Vi è una studiata strategia che punta alla definitiva cancellazione dello scalo reggino: una tragedia sociale che condanna pesantemente la città e ogni sua reale prospettiva di sviluppo.
E’, infatti, da mesi che i reggini sono costretti e rassegnati a volare da Lamezia Terme o, in alcuni casi, da Catania per raggiungere, via aereo, qualunque destinazione.
Come se già non bastasse l’incalcolabile danno consumato riguardo l’aeroporto, il PD e il suo governo, realizzando una sorta di ingiusto e ingiustificato accanimento contro la nostra città, hanno, contestualmente, deciso il declassamento della sede reggina dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati.
Anche in questo caso una scelta ingiusta politicamente e insensata nel merito.
Insomma, una indegna doppietta a danno di Reggio e dei reggini!!
Davanti a questo scempio sociale che evidenzia la nullità politico-amministrativa rappresentata dal sindaco Falcomatà e dal PD reggino è stucchevole il tentativo di far finta di nulla, di minimizzare le questioni o di derubricarle ad eventi e fatti ordinari.
Noi non ci stiamo e non lo permettiamo.
Si tratta di due vicende gravissime decise dal PD, partito chiaramente ostile alla nostra città, che segneranno per sempre il futuro di Reggio.
La città è costretta a pagare un prezzo salatissimo per la totale assenza di rappresentanti istituzionali che la vogliano difendere: tutti assenti e complici del disegno ordito contro la città.
In una qualunque località, un qualsiasi sindaco degno di tal nome avrebbe messo a ferro e fuoco il territorio e organizzato una straordinaria mobilitazione popolare per difendere la sua città, ma, come noto, il sindaco Falcomatà, tragico incidente e triste meteora della storia cittadina, non ha assolutamente a cuore gli interessi dei reggini.
Infatti, dimostra, senza alcun rossore, l’assoluta mancanza di coraggio per contestare e dissentire dalle vergognose scelte effettuate dal PD di Renzi e dal governo Gentiloni, ministro Del Ro in primis .
Insomma, il sindaco Falcomatà si conferma esclusivamente subalterno agli interessi di partito e di corrente e totalmente distante dalle reali esigenze della città di Reggio.

La Federazione reggina del PCI