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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Chiesto il rinvio a giudizio per Bossi e il vibonese Belsito per presunta truffa da 40 mln sui rimborsi elettorali La Procura di Genova vuole vederci chiaro sulla vicenda che ha portato, nel 2012, alle dimissioni del senatur. Il conto su cui transitavano i soldi era intestato proprio a Belsito

Chiesto il rinvio a giudizio per Bossi e il vibonese Belsito per presunta truffa da 40 mln sui rimborsi elettorali La Procura di Genova vuole vederci chiaro sulla vicenda che ha portato, nel 2012, alle dimissioni del senatur. Il conto su cui transitavano i soldi era intestato proprio a Belsito
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GENOVA – La Procura di Genova ha chiesto al giudice il rinvio a giudizio per il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi e per l’ex tesoriere del partito Francesco Belsito. Quest’ultimo, di origini vibonesi, e in passato nominato Sottosegretario, insieme a Bossi è sospettato di aver utilizzato soldi pubblici per scopi personali: si tratterebbe in sostanza di una presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato di circa 40 milioni di euro e che ha portato, nel 2012, alle dimissioni di Bossi dal vertice della Lega Nord.

La stessa imputazione di truffa è contestata anche contro Antonio Turci, Stefano Aldovisi e Diego Sanavio, componenti del comitato di controllo di secondo livello della Lega. Secondo l’accusa sarebbero stati firmati rendiconti irregolari poi presentati in Parlamento al fine di ottenere – tra il 2008 e il 2009 – rimborsi elettorali per 40 milioni.

Il procedimento fu avviato dalla magistratura milanese ma poi fu trasferito a Genova perché è su un conto intestato a Belsito e aperto presso una filiale genovese di Banca Aletti che venne accreditata l’ultima tranche dei rimborsi elettorali.