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TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

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Cgil Gioia Tauro, investire risorse per l’emergenza Covid In questo momento di esponenziale crescita dei contagi in Calabria e nella piana di Gioia Tauro, con i casi verificatosi anche all’interno della struttura ospedaliera di Polistena, questa O.S. non può che manifestare sgomento

Cgil Gioia Tauro, investire risorse per l’emergenza Covid In questo momento di esponenziale crescita dei contagi in Calabria e nella piana di Gioia Tauro, con i casi  verificatosi anche all’interno della struttura ospedaliera di Polistena, questa O.S. non può che manifestare sgomento

In questo momento di esponenziale crescita dei contagi in Calabria e nella piana di Gioia Tauro, con i casi verificatosi anche all’interno della struttura ospedaliera di Polistena, questa O.S. non può che manifestare sgomento di fronte allo scenario che di qui a poco si potrebbe presentare, consci che questa ASP, vuoi per i vincoli imposti dal Commissario ad acta per il piano di rientro vuoi per ritardi e negligenze proprie, si trova in questo momento, sia a livello territoriale e domiciliare, sia a livello ospedaliero, priva dei necessari mezzi e del necessario personale per poter affrontare adeguatamente la pandemia, con il rischio che il dilagare dei contagi mietendo vittime tra il personale sanitario possa portare alla chiusura di intere strutture e al blocco di servizi essenziali. Questa O.S. in diverse occasioni aveva avvisato sui rischi che una simile gestione della sanità avrebbe portato sulla salute dei cittadini, ma non siamo mai stati ascoltati. Già nel momento in cui si è andati a discutere il piano del fabbisogno triennale 2018 -2021 del personale (ed eravamo ancora nel 2018, con gestione ordinaria della sanità, senza la presenza dell’emergenza attuale), questa O.S. aveva posto in evidenza, e gridato a tutta forza, l’insufficienza del piano predisposto, ritenendo quelle assunzioni autorizzate non in grado nemmeno a coprire il turn over del personale che sarebbe andato in pensione nello stesso anno 2018. Non siamo stati ascoltati nemmeno quando siamo andati a discutere il fabbisogno triennale 2019-2022, quando il personale si era ulteriormente ridotto a causa delle uscite nel 2018. E nemmeno adesso, in piena emergenza covid 19, dopo due anni di uscite dal mondo del lavoro, e nella totale inerzia di assunzioni da parte dei vertici aziendali, si è proceduto con celerità ad assumere il personale previsto dalla delibera n. 224, del 09/04/2020, con la quale si era data a attuazione al piano assunzionale 2020, e con la quale, per la prima volta, ma in piena emergenza covid, è stato stabilito il fabbisogno del personale necessario, non per affrontare l’emergenza, ma per sostenere la sanità territoriale, per dare assistenza ai pazienti cronici e terminali sul territorio, con previsione dell’infermiere di famiglia, di una centrale operativa territoriale per pazienti in assistenza domiciliare e cure palliative domiciliari e degli ambulatori infermieristici. previsione oltretutto non perfettamente coincidente con i reali bisogni di personale per l’assistenza territoriale ma fortemente limitati dal DCA 192/2019, purtroppo ancora operante, malgrado l’intervenuta emergenza, nel frattempo, della pandemia. Né possono trarre in inganno le previsioni e le autorizzazioni di cui al DCA 103/2020, che, di fatto, non fanno altro che confermare quanto già previsto in termini di assunzioni dall’Azienda Sanitaria Provinciale con la delibera n. 224 dell’Aprile 2020 (la quale, come detto, prevedeva assunzioni per sostenere la sanità territoriale in tempi normali), con la differenza che le previsioni del DCA 103 dovrebbero fronteggiare anche l’emergenza da covid 19.
In buona sostanza, con lo stesso personale assunto per sostenere la sanità territoriale si dovrebbe far fronte anche all’emergenza coronavirus, con l’aggiunta soltanto di pochi infermieri e qualche assistente sociale, mentre nulla è stato previsto, in termini di assunzioni, per sostenere la rete ospedaliera, e ancora meno per sostenere la rete dell’urgenza emergenza. Non sono stati previsti posti letto per il ricovero in sicurezza di pazienti covid in terapia intensiva e sub-intensiva; non sono stati previsti percorsi separati tra pazienti covid e non covid; non sono stati previsti nemmeno posti letto in O.B.I. per pazienti in attesa di tamponatura, per cui, almeno in qualche caso risaputo di conclamata emergenza urgenza, i pazienti sono stati portati in locali di diagnostica, senza nulla sapere sulla positività o meno al coronavirus. Alla luce della realtà appena descritta, onde cercare di “tamponare” il propagarsi del virus già presente nel territorio e all’interno delle strutture ospedaliere, a parere di questa O.S. , appare necessario ed indifferibile l’immediata attuazione del piano assunzionale di cui alla delibera n. 224 del 09/04/2020, nonché l’emanazione di un nuovo DCA che abroghi immediatamente i vincoli di cui al DCA 192/2019 e consenta alle ASP di procedere con urgenza all’assunzione del personale necessario per affrontare la pandemia sia a livello territoriale che a livello ospedaliero. Appare necessario, infine, che vengano investite risorse, in termini strutturali, di personale e di strumentazioni, sull’ospedale di Gioia Tauro, che non peserebbero più di quanto potrebbe pesare la totale riconversione in ospedale covid, per creare in questo ospedale dei fattibili percorsi separati tra pazienti covid e non covid, gestendo così non soltanto i pazienti covid, così come previsto -e mai attuato-, dalla delibera 245, del 16/04/2020, ma anche -come già promesso e non ancora mantenuto dal Direttore Sanitario Aziendale- un potenziamento dei posti letto non covid