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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Censore(Pd), “Nella sanità, nessuno ha più sotto controllo i conti”

Censore(Pd), “Nella sanità, nessuno ha più sotto controllo i conti”

Allo stato attuale pare che nessuno sia in grado di conoscere l’entità del risparmio prodotto dalle misure messe in atto con la drastica attuazione del piano di rientro dei debiti sanitari 

Censore(Pd), “Nella sanità, nessuno ha più sotto controllo i conti”

Allo stato attuale pare che nessuno sia in grado di conoscere l’entità del risparmio prodotto dalle misure messe in atto con la drastica attuazione del piano di rientro dei debiti sanitari

 

 

 

REGGIO CALABRIA, 11 OTT – “Nessuno ha più sotto
controllo i conti della sanità calabrese. Allo stato attuale
pare che nessuno sia in grado di conoscere l’entità del
risparmio prodotto dalle misure messe in atto con la drastica
attuazione del piano di rientro dai debiti sanitari”. Lo
afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Bruno
Censore che oggi, nel corso della riunione della Commissione
Bilancio e Programmazione, ha presentato al presidente, Franco
Morelli, una richiesta scritta di indizione di una sessione
straordinaria dell’organismo per esaminare i bilanci di
esercizio 2010 e quelli preventivi 2011 delle Aziende sanitarie
e ospedaliere.
“La Commissione Bilancio – ha aggiunto Censore – che è il
luogo deputato per l’effettuazione del controllo di tutte le
attività economiche e di spesa della regione, si trova di fatto
estromessa dall’esercizio delle proprie funzioni. Se è stato
necessario chiedere ai calabresi lacrime e sangue per appianare
i debiti sanitari; se sono stati chiusi decine di ospedali e
ridimensionati i servizi di molti altri; se è stato aumentato
il ticket per le prestazioni sanitarie e se si sono allungate le
liste di attesa i calabresi pretendono di sapere se tutto questo
é valso a qualcosa o se tutto rimane ancora sospeso nel limbo
dell’incertezza”.
Secondo il consigliere del Pd, “il sentimento più diffuso
tra la gente è che di fatto si stanno moltiplicando i disagi
con il conseguente aumento della migrazione sanitaria verso
altre regioni che ha come conseguenza l’incalcolabile aumento
della spesa. Per queste ragioni occorre che la massima assise
regionale, attraverso la Commissione bilancio, si riappropri
della sue funzioni ed eserciti il potere di controllo su uno
dei capitoli più nefasti della storia di questa regione”.