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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Catturato a Roma il latitante venezuelano che trafficava cocaina con le cosche reggine

Catturato a Roma il latitante venezuelano che trafficava cocaina con le cosche reggine

L’uomo, noto come “il chimico”, era ricercato nell’ambito dell’operazione “Crimine 3” che aveva permesso di svelare i retroscena sul traffico transnazionale di sostanze stupefacenti destinate alle cosche della Calabria

Catturato a Roma il latitante venezuelano che trafficava cocaina con le cosche reggine

L’uomo, noto come “il chimico”, era ricercato nell’ambito dell’operazione “Crimine 3” che aveva permesso di svelare i retroscena sul traffico transnazionale di sostanze stupefacenti destinate alle cosche della Calabria

 

REGGIO CALABRIA – Era ricercato dal luglio 2011, Edmundo Josè Salazar Cermeno, venezuelano di 43 anni, vicino alla potente cosca della ‘Ndrangheta “Aquino – Coluccio”: i finanzieri del Comando Provinciale di Roma lo hanno arrestato in un hotel di Roma, in zona Flaminia. Le Fiamme Gialle del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, con il contributo del Goa (Gruppo Operativo Antidroga), hanno individuato il ricercato, noto anche come “Mundo” o “Il chimico” che era sfuggito all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti emessa il 6 giugno 2011 dal Tribunale Ordinario di Reggio Calabria.
All’epoca, nell’ambito dell’operazione “Crimine 3”, venne scoperto un traffico di cocaina, metamfetamine e cannabis tra il Sud America, il Nord America e l’Europa; la cosca “Aquino-Coluccio”, che opera nel territorio di Marina di Gioiosa Ionica (Rc), attraverso una componente radicata a New York si riforniva di droga dal Cartello del Golfo e dalle squadre di mercenari paramilitari dette “Los Zetas”, egemoni in Messico. Quando è stato bloccato Salazar, titolare in Venezuela di una ditta nel settore dell’edilizia, ha sostenuto di essere a Roma per cercare di ampliare i propri affari commerciali in Italia.
Secondo gli investigatori, l’arresto del venezuelano “conferma il ruolo centrale della Capitale non solo quale luogo di ‘ricoverò di latitanti” ma anche “quale piazza privilegiata, su cui reinvestire gli enormi capitali illecitamente acquisiti, soprattutto attraverso grandi operazioni di narcotraffico internazionale”. Il latitante è nel carcere di Regina Coeli a disposizione delle Autorità Giudiziarie di Roma e di Reggio Calabria.