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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Catanzaro, rifiuta di comprare un telefonino rubato e fa scoprire una banda specializzata nei furti

Catanzaro, rifiuta di comprare un telefonino rubato e fa scoprire una banda specializzata nei furti

In manette sono finite cinque persone, una di loro è un minorenne. Sono tutti di nazionalità rumena e alcuni avevano già commesso reati simili in altre località italiane. La polizia li ha trovati in possesso di refurtiva portata via da alcuni negozi

Catanzaro, rifiuta di comprare un telefonino rubato e fa scoprire una banda specializzata nei furti

In manette sono finite cinque persone, una di loro è un minorenne. Sono tutti di nazionalità rumena e alcuni avevano già commesso reati simili in altre località italiane. La polizia li ha trovati in possesso di refurtiva portata via da alcuni negozi

 

 

CATANZARO – Invece di acquistare un telefono di dubbia provenienza a poco prezzo, ha informato la polizia descrivendo il venditore. Grazie alla segnalazione, la squadra mobile di Catanzaro ha fermato per ricettazione, quattro romeni nella cui abitazione sono stati trovati 30 telefonini, tablet e alcune televisioni e personale computer, oltre a centinaia di capi d’abbigliamento per un valore di circa 20 mila euro, provento di due furti compiuti il 2 e 3 aprile in negozi del litorale.
I quattro, Alexandru Damian Sirbu, di 24 anni, Costel Bobi Degeratu (22), Florin Valentin Lup (23), e Maria Cezara Ilie (19), sono stati individuati in un appartamento a Simeri Crichi, ma la loro presenza non era stata segnalata alla Questura dal proprietario dell’abitazione. Sirbu e Degeratu erano già noti alle forze dell’ordine per reati commessi in varie città. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, il materiale trovato nell’abitazione dei quattro era stato rubato in due furti compiuti il 2 e il 3 aprile in un negozio di telefonia di Squillace Lido e in una ditta di abbigliamento a Catanzaro. I due furti non erano stati ancora denunciati perché i titolari stavano ancora effettuando l’inventario. Oltre alla refurtiva, già restituita ai legittimi proprietari, gli agenti hanno trovato un vero e proprio “arsenale” di arnesi atti allo scasso adatto ad aprire qualsiasi porta. Una minorenne che si trovava nell’appartamento è stata denunciata in stato di libertà ed affidata ad una struttura di accoglienza su disposizione della magistratura.

QUESTORE CATANZARO: CITTADINO DEPOSITARIO SICUREZZA TERRITORI
“Ogni cittadino è depositario della sicurezza del suo territorio, ma se invece si accetta la logica del cosiddetto ‘cavallo di ritorno’, cioé pagare per ottenere indietro ciò che ci è stato rubato, o di acquistare al mercato nero, allora diventa difficile parlare di legalità”. A dirlo è stato il questore di Catanzaro, Guido Marino, illustrando, insieme al capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti, l’operazione che ha portato al fermo di quattro persone per ricettazione. Il Questore ha voluto così sottolineare il gesto di un cittadino, il quale, all’offerta di acquisto di un telefono cellulare a basso costo, invece di acquistarlo ha avvertito la polizia e consentendo così l’arresto dei quattro. “L’impegno della squadra mobile, della polizia – ha aggiunto Marino – non è circoscritto solo alla criminalità organizzata ma anche a questi casi di criminalità predatoria che allarma la cittadinanza e che, impropriamente, viene chiamata micro-criminalità. Se a questa attività si affianca la collaborazione dei cittadini, ai quali non viene chiesto gesti eroici, allora in risultati si ottengono prima e meglio”. Ruperti, dal canto suo, ha evidenziato come il proprietario dell’appartamento affittato ai quattro fermati non avesse denunciato la loro presenza alla Questura come d’obbligo. “Se lo avesse fatto – ha detto il dirigente della mobile – ci saremmo accorti che due di loro avevano precedenti specifici e ciò ci avrebbe consentito di fare più controlli. Invece, senza la denuncia della loro presenza, per noi erano completamente sconosciuti come presenza sul territorio”.