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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Catanzaro, la Cna dice no alle mafie

Catanzaro, la Cna dice no alle mafie

Domani un convegno con Gratteri e Nicaso

Catanzaro, la Cna dice no alle mafie

Domani un convegno con Gratteri e Nicaso

 

“La CNA Calabria rifiuta ogni mafia” è il tema del convegno sulla legalità che si terrà domani alla Sala delle Culture di Catanzaro. 

Di seguito il documento redatto dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa:

“In una conversazione intercettata nel 1996 – Gratteri e Nicaso scrivono nelle Conclusioni del libro “Fratelli di sangue” − un esponente di una cosca ha sintetizzato efficacemente la forza della ‘ndrangheta dicendo: “Abbiamo il passato, il presente ed il futuro”. “Non esagerava − affermano Gratteri e Nicaso − almeno sul passato e sul presente. Nel futuro, per cambiare le cose, c’è bisogno di fatti concreti, di iniziative coraggiose, di svolte radicali. Nella società, nella mentalità della gente, nell’impegno della classe politica, economica e dirigente . La voglia di riscatto, soprattutto, quella delle nuove generazioni, non manca”. Le imprese che Noi associamo sono fatti concreti di una Calabria che intende cambiare e ripartire.  

Ogni giorno queste combattono contro il degrado economico, sociale e civile del territorio per la loro sopravvivenza ed  hanno deciso di riprendersi il proprio futuro.   Perciò, nella consapevolezza che la legalità non solo si predica ma si pratica, la CNA calabrese ha inserito nel proprio Codice Etico, che rappresenta il verbo del suo agire associativo, l’esplicita dichiarazione come associazione e dei propri associati a rifiutare ogni contatto e rapporto con la criminalità organizzata.   Le imprese associate alla CNA  non intendo più pagare il pizzo, non intendo più ricorrere agli usurai, non intendono più vivere in un territorio dove oltre alla fatica quotidiana del proprio lavoro, devono lottare per avere garantita la sopravvivenza e l’esistenza di essere imprese, per essere uomini liberi proprietari del proprio presente e del futuro.   Questi imprenditori non intendono avere rapporti con chi pratica attività ‘ndranghetiste, non li vogliono nella loro associazione.   Uno dei primi requisiti per la sopravvivenza di una impresa è vivere il proprio territorio, il proprio mercato di riferimento, in una posizione di pari opportunità di tutti i soggetti, in condizione di democrazia economica. Questo in Calabria non avviene.   Pensiamo, per esempio, al comparto dell’edilizia dove la logica scellerata del massimo ribasso o della media mediata, inserisce e consente fenomeni anomali e deviati. Probabilmente a nulla sono valse la costituzione delle Società Uniche Appaltanti se non cambiano le procedure e le normative che dovrebbero funzionare a monte di queste e garantire, da una parte  il committente e dall’altra soprattutto la chiarezza e la legalità e non la presenza inquietante e pericolosa di imprese colluse con la criminalità organizzata. Perciò si richiede una nuova normativa con altri criteri per l’aggiudicazione degli appalti pubblici, che siano di garanzia e di possibile partecipazione e aggiudicazione libera e trasparente.   Una delle cause che può portare le imprese artigiane e più in generale la microimpresa ad avere contatti con forme di criminalità organizzata è quella derivante dalla difficoltà dell’accesso al credito. Ciò infatti, pone le imprese in una condizione di debolezza e dunque più facilmente vulnerabili e corruttibili.  

La CNA Calabria crede che sia necessario rinforzare la politica delle istituzioni per dare maggiore sicurezza alle imprese e metterle così in condizione di non cercare altrove protezione e aiuto. Le imprese calabresi devono essere  maggiormente affiancate  nel loro rapporto con il sistema creditizio, ed inoltre necessitano di una maggiore condivisione del sistema creditizio verso politiche di sviluppo indispensabili all’intera economia regionale. Bisogna, inoltre, rafforzare i Confidi con l’immissione di nuove ed importanti risorse  per i Fondi antiusura sia per la prevenzione del fenomeno che per le imprese che denunciano.    

La CNA calabrese intende  fare la propria parte, coinvolgendo tutta l’organizzazione nei livelli provinciali e comunali, costituendo un  suo Osservatorio permanente di monitoraggio e studio, proponendo azioni  che combattono il fenomeno devastante della criminalità organizzata e dell’illegalità in tutto il territorio regionale.   La battaglia alla criminalità organizzata è una battaglia di tutti: delle forze di polizia, della magistratura, della politica e delle istituzioni ma è soprattutto una battaglia di  tutti quelli che vogliono diventare liberi. La CNA calabrese intende combattere OGNI MAFIA, consapevole che come artigiani, attraverso il lavoro e le nostre mani riusciamo a fondere i metalli, incidere le pietre, lavorare il legno, sappiamo, come diceva il giudice Falcone, che la mafia è un fenomeno umano e come tale può essere combattuto e vinto”.

redazione@approdonews.it