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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Catanzaro, Fiorita, “Abramo ci lascia una casa in disfacimento” Nella conferenza stampa di fine mandato, il sindaco Abramo ha detto che il Comune è stato per 18 anni la sua casa, ma ha anche aggiunto di avere lasciato ai Catanzaresi un'abitazione dalle mura solide e spesse

Catanzaro, Fiorita, “Abramo ci lascia una casa in disfacimento” Nella conferenza stampa di fine mandato, il sindaco Abramo ha detto che il Comune è stato per 18 anni la sua casa, ma ha anche aggiunto di avere lasciato ai Catanzaresi un'abitazione dalle mura solide e spesse

Nella conferenza stampa di fine mandato, il sindaco Abramo ha detto che il Comune è stato per 18 anni la sua casa, ma ha anche aggiunto di avere lasciato ai Catanzaresi un’abitazione dalle mura solide e spesse. Purtroppo non è così. Il sindaco ci lascia una casa in disfacimento e in rovina che ci toccherà ricostruire con pazienza e tenacia. Diciotto anni sono un termine lunghissimo, un tempo che pochissimi sindaci in Italia hanno avuto a disposizione. Se è vero che la città non aveva un teatro e un museo come il San Giovanni, si sarebbe dovuto aggiungere che queste opere furono ideate, progettate e finanziate durante le sindacature di Furriolo e Gualtieri. La città che ci lascia Abramo è una città senza stazione, senza porto, senza il Duomo, senza l’isola pedonale. Ci lascia periferie in ginocchio, ci lascia l’ insopportabile puzza del depuratore, ci lascia trasporti da terzo mondo. E ci lascia consiglieri che, per sua stessa ammissione, non sanno parlare in italiano e tentano di riciclarsi sotto altre bandiere. Ci lascia anche società partecipate inadeguate e inefficienti affidate per lunghi anni a suoi personali consulenti. Io penso che Abramo in realtà ci lasci tanto lavoro da fare. Il Comune, la sua casa per 18 anni, va ripreso dalle fondamenta, non basterà un’imbiancata. Ho molto rispetto per il lavoro altrui e posso rassicurare Sergio Abramo: se troveremo cose buone non le butteremo nel cestino me anzi le valorizzeremo in ogni modo. Saremo pazienti e umili operai chiamati a costruire un futuro migliore per i nostri concittadini consapevoli che avremo bisogno della collaborazione e delle energie di tutti i catanzaresi: quelli che ci sostengono e quelli che non lo fanno, quelli che lavorano per il cambiamento e quelli che diedero fiducia ad Abramo nel passato. L’era Abramo, con le sue luci passate e le sue tante ombre, è finita. Ora tocca a noi rimboccarci le maniche. Sarà un lavoro impegnativo ma con la fiducia dei Catanzaresi ce la faremo. Mo’!