Cassano allo Ionio, Gallo: «Aumentate le tasse» Il consigliere di minoranza Gianluca Gallo risponde alle critiche del primo cittadino ed accusa: «Bollette astronomiche per il servizio idrico»
«Con la sua solita rabbia, che lo rende incapace di discutere senza attaccare le persone con menzogne e livore, il sindaco Papasso finalmente dice una verità: le tasse per i cassanesi sono aumentate».
L’ex sindaco ed oggi consigliere comunale di opposizione Gianluca Gallo respinge le critiche, «come al solito false e tipiche di chi non ha argomenti da usare», dice, che gli erano piovute addosso dall’attuale sindaco. «Dovessimo stare al modo di ragionare di Papasso – afferma Gallo – dovremmo ricordargli ad ogni piè sospinto che lui è stato tra gli amministratori che hanno avallato il collaudo delle opere inefficienti di Marina di Sibari ed hanno sciolto il consorzio del villaggio decretandone la paralisi gestionale, ma pure tra quelli che alla fine degli anni Ottanta hanno lasciato il Comune con 40 miliardi di lire di debiti ed una serie infinita di opere incomplete, dalla sala convegni al teatro alle grotte. Forse così facendo comprenderebbe bene quanto si attagli al suo modo di intendere la politica il vestito dell’ipocrisia, che ogni giorno s’affanna invece a cucire addosso ad altri». Tuttavia, prosegue Gallo, «non è questo il nostro modo d’essere e di ragionare. Semplicemente, da consiglieri di minoranza, abbiamo posto un problema: con l’approvazione del bilancio di previsione, alla quale ci siamo opposti, è stata aumentata la pressione tributaria e sono stati contratti mutui che peseranno sul futuro dei cassanesi». Una posizione che ha suscitato «l’ira del primo cittadino, che nella sua foga ha però commesso un passo falso, confermando l’avvenuto aumento dell’incidenza dei tributi e smentendo, nei fatti, quei manifesti giganti con i quali, un mese fa, si dipingeva come il sindaco fiero avversario delle tasse». Spiega Gallo: «Nel suo forsennato attacco Papasso ammette d’aver aumentato del 20% la Tasi, salvo definire lieve tale incremento. E riconosce pure che un adeguamento ha interessato il canone idrico. Insomma, avevamo ragione. E per evitare di urtare la sua suscettibilità, facciamo nostre le richieste che sempre a mezzo stampa gli sono arrivate dai suoi stessi consiglieri: chiami gli uffici a verificare quanto sta avvenendo in relazione alle bollette del servizio idrico, recapitate ai cassanesi, anche a quelli residenti nei centri urbani, con importi astronomici, basati su proiezioni forse imprecise».
Conclude Gallo: «In tre anni Papasso ha dilapidato i 5 milioni di euro incassati dalla transazione sulle ferriti di zinco. Ed ha incassato 4 milioni di Imu in più, senza realizzare un’opera che non fosse frutto della precedente programmazione. Ora mette le mani nelle tasche dei cassanesi per finanziare altro cemento: negli anni della mia sindacatura molto s’è fatto, ma attraverso i fondi europei, senza pesare sui cittadini. Adesso, invece, ci si appresta ad indebitarsi con 7 milioni di nuovi mutui, dopo il faticoso lavoro di risanamento finanziario portato avanti sotto la mia amministrazione. Sarà pure vero che il tempo cancella i ricordi, ma certe cose non si dimenticano. E per quanto nelle nostre possibilità, faremo di tutto per evitare che i giovani cassanesi possano ritrovarsi una volta ancora senza futuro, per politiche amministrative scellerate».