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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Caso Scajola, Gemayel smentisce: “Mai scritto lettera per nessuno”

Caso Scajola, Gemayel smentisce: “Mai scritto lettera per nessuno”

L’ex presidente libanese smentisce l’interessamento per Matacena. Intanto il tribunale del riesame di Reggio Calabria ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di Raffaella De Carolis, madre dell’armatore

Caso Scajola, Gemayel smentisce: “Mai scritto lettera per nessuno”

L’ex presidente libanese smentisce l’interessamento per Matacena. Intanto il tribunale del riesame di Reggio Calabria ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di Raffaella De Carolis, madre dell’armatore

 

 

Amin Gemayel non ha “mai scritto alcuna lettera di protezione a beneficio di nessuno”. Cosi’ l’ex presidente libanese, attraverso il suo consigliere per la stampa, ha smentito oggi di avere comunicato all’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola la sua intenzione di attivarsi perche’ fosse ospitato in Libano Amedeo Matacena.

Torna libera madre Matacena, ai domiciliari factotum

Il tribunale del riesame di Reggio Calabria ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di Raffaella De Carolis, madre di Amedeo Matacena, revocandole così gli arresti domiciliari, mentre ha deciso la scarcerazione e la concessione dei domiciliari per Martino Politi, indicato come il factotum dell’imprenditore. Secondo i legali della donna, gli avv. Pino Verdirame e Corrado Politi, il tribunale, accogliendo il loro ricorso, ha escluso i gravi indizi sia per il reato di interposizione fittizia dei beni, sia per procurata inosservanza di pena di Matacena, condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. “Abbiamo sostenuto – ha detto l’avv. Politi – che il patrimonio dei Matacena è di provenienza lecita e sul punto abbiamo documento ciò”. Per quanto riguarda invece la posizione di Martino Politi, il suo difensore, Corrado Politi, ha sostenuto che il riesame ha annullato l’ordinanza nella parte relativa all’interposizione fittizia non ravvisando i gravi indizi, mentre l’ha mantenuta per quanto riguarda la procura inosservanza di pena ritenendo tuttavia che la detenzione in carcere dovesse essere sostituita con quella ai domiciliari.