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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Caso Ruby, sentito l’ex questore

Caso Ruby, sentito l’ex questore

Berlusconi: “Una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese”

Caso Ruby, sentito l’ex questore

 

Berlusconi: “Una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese”

 

(ANSA) MILANO – Il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini ha sentito come testimone l’ex questore Vincenzo Indolfi per far luce su quanto accaduto negli uffici di via Fatebenefratelli nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, quando Ruby venne trattenuta e poi affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Quella notte arrivo’ una telefonata da Palazzo Chigi in cui si sosteneva che la ragazza era nipote del presidente egiziano Mubarak e si segnalava l’arrivo della consigliera regionale Minetti che si era offerta di prendere in affido la giovane. Vincenzo Indolfi è stato sentito negli uffici della polizia giudiziaria assegnata alla Procura, in piazzetta Umanitaria, non molto lontano dal Palazzo di Giustizia di Milano. L’ex questore ha lasciato la palazzina dopo le 13 salendo a bordo di una Jaguar di colore grigio metallizzato. ”I rapporti mi confermano che in Questura si sono comportati applicando tutte le regole, le norme e le prassi: quindi nulla da eccepire”: lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, interpellato sul caso Ruby. ”La Questura di Milano ha fatto un comunicato e ha ribadito che non ci sono censure da muovere – ha aggiunto Maroni – e per me questo, una volta chiarito, e’ la cosa piu’ importante”.

CALDEROLI, GOVERNO TECNICO GOLPE, RIVOLTA LEGITTIMA –  ”Macche’ Governo tecnico, macche’ Lega interessata ad un Governo tecnico! Io sono preoccupato che qui, profittando delle vicende personali di Berlusconi, sia in atto un colpo di Stato, ma sarebbe il golpe dei fighetta, di quelli che frignano e che non hanno voce e voti. Ma se c’e’ colpo di stato la rivolta del popolo e’ legittima”: lo ha detto all’ANSA il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, interpellato sulle ipotesi di Governo tecnico circolate in questi giorni. ”Sento in giro ipotesi di fantapolitica e ne leggo altrettante sui giornali – ha aggiunto il responsabile delle segreterie federali della Lega Nord – ma tutto cio’ ha una spiegazione molto semplice: c’e’ una coalizione tra alcuni giornali, referenti dei potentati economici del Paese, e alcuni politici sognatori che non hanno un voto proprio ma che sperano di ribaltare la situazione uscita dalle urne. Insomma spingono e provocano per cercare di fare un colpo di Stato vero e proprio per riportare l’Italia nella Prima Repubblica, un intento che qualcuno ha anche esplicitamente dichiarato”. ”L’unica cosa che non si devono scordare, questi signori – conclude Calderoli – e’ che la Lega, nel caso di Governo degli sconfitti, non e’ partito da fare una opposizione piangina. Come ha detto bene Bossi ieri sera noi mobilitiamo la gente. Nessuno creda che ci piangiamo addosso, noi l’opposizione la sappiamo fare e la facciamo decisa”. BERLUSCONI, SE LASCIASSI PROCUREREI DANNI SERI A PAESE – “Una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese”. Così Silvio Berlusconi a Bruno Vespa nel libro “Il cuore e la spada. 1861 – 2011” in uscita venerdì prossimo. “Non sono mosso da ambizioni politiche – dice il presidente del Consiglio – il sacrificio a cui mi sottopongo è grande, a volte gli impegni sono disumani, ancorché sia aiutato nella quotidianità dell’azione di governo da quella straordinaria persona che è Gianni Letta, ma sto qui per senso di responsabilità”. ”So bene – ha aggiunto Berlusconi – che i cimiteri sono pieni di persone indispensabili, ma credo che se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere e perderei la stima dei tanti italiani che mi hanno dato la loro fiducia. Credo davvero – conclude – che una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese”.

“BOSSI ALLEATO SOLIDO E LEALE” – “Bossi è un alleato solido e leale”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nell’ultimo libro di Bruno Vespa ricordando che ”nel governo la Lega ha l’importante ministero dell’Interno e quello delle Riforme, diviso a metà tra Bossi e Calderoli”. Ma ha anche un potere politico fortissimo, gli ricorda Vespa. “La Lega ha sempre garantito al governo una lealtà assoluta. Il federalismo, che è la ragione di essere della Lega, oltre a modernizzare lo Stato, sarà un eccellente strumento per il contrasto all’evasione fiscale, delegando ai Comuni un ruolo essenziale: chi sta più vicino ai cittadini, conosce meglio il loro tenore di vita e le loro condizioni economiche”.

“UDC VALUTI A FONDO APPOGGIO A GOVERNO” – ”Avremmo gradito e gradiremmo un appoggio alla nostra maggioranza e al governo” da parte di Pier Ferdinando Casini e ”mi auguro che l’Udc valuti a fondo questa possibilita’ nell’interesse del Paese”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in un’anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa.

PM MINORI NON DIEDE AUTORIZZAZIONE AD AFFIDO A MINETTI – Il pm dei minori Annamaria Fiorillo che era di turno quando Ruby venne fermata e portata in Questura a Milano, non diede l’autorizzazione all’affido della ragazza alla consigliera regionale Nicole Minetti. E’ quanto si apprende da fonti giudiziarie qualificate riguardo a quanto accadde la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi. Il pm Fiorillo, contattato piu’ volte dalla polizia, non solo non diede il via libera alla consegna della ragazza a Nicole Minetti, ma, a differenza di quanto sostenuto ieri in una nota della Questura, non raggiunse mai alcun accordo circa l’affido della giovane alla consigliera, e non lo avrebbe raggiunto nemmeno nel caso fosse arrivata negli uffici di via Fatebenefraterlli una copia dei documenti di identita’. Al magistrato, che comunque aveva disposto la collocazione della ragazza in una struttura protetta e, qualora non ci fosse stato posto, di trattenerla in Questura, dopo l’identificazione di Ruby non sarebbe mai nemmeno arrivata una telefonata per chiederle l’autorizzazione ad affidare la minorenne alla consigliera Minetti.

PD, BERLUSCONI RIFERISCA A COPASIR SU CAPOSCORTA – Il Pd chiede che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferisca al Copasir sul ruolo degli uomini della sua scorta nella vicenda della minorenne marocchina Ruby. A chiederlo e’ il deputato del Pd e componente del Comitato Ettore Rosato, che ha sottolineato quanto sia ”opportuno e necessario che Berlusconi riferisca al Comitato in particolare sull’attivita’ degli uomini della sua scorta e sulle disposizioni che gli impartisce”. Rosato chiede l’audizione di Berlusconi per ”approfondire e fare chiarezza” sul ruolo del caposcorta che, secondo quanto emerso in questi giorni, sarebbe stato il contatto tra Palazzo Chigi e la Questura di Milano nella vicenda seguita al fermo della minorenne. ”Quando c’e’ stato l’allarme sicurezza seguito all’episodio del dicembre 2009 a Milano – ha aggiunto Rosato – il Copasir ha fatto un richiamo sulla necessita’ di essere vigili sulla sicurezza ma – ha concluso – non di occuparsi delle questioni private di Berlusconi”.
GHEDINI, GRAVISSIMO PENSARE A REATO DA PREMIER – ”Continua una incredibile strumentalizzazione di una banale telefonata, quando i fatti sono ormai ampiamente chiariti. Di una vicenda assolutamente priva di ogni connotazione negativa si sta tentando di creare un caso mediatico e per alcuni addirittura giudiziario. Sarebbe davvero gravissimo, anche se contro il presidente Berlusconi ormai si e’ assistito nel corso degli anni alle piu’ assurde fantasie, che qualcuno potesse costruire artificiosamente ipotesi di reato cosi’ come suggerito da certa stampa, su un comportamento che non puo’ che essere valutato come caratterizzato da contenuti assolutamente positivi”. Lo afferma in una nota l’avvocato del premier Niccolo’ Ghedini, a proposito del ‘caso Ruby’, sottolineando che ”quando saranno resi noti gli atti documentali e testimoniali sara’ agevole comprendere la risibilita’ degli attuali assunti giornalistici”. “Quando saranno resi noti gli atti documentali e testimoniali – dice infatti Ghedini – sara’ agevole comprendere la risibilita’ degli attuali assunti giornalistici. A meno che non si tratti ancora una volta dell’ennesima montatura mediatico-giudiziaria tesa all’unico fine di screditare il Presidente del Consiglio, e’ evidente che presto sara’ tutto da ritenersi insussistente e privo di ogni base fattuale”.
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