Caso Intrieri, il garante per l’Infanzia respinge lettera senza appellativo di “onorevole”
Set 11, 2013 - redazione
Non è la Calabria, il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori Marziale “Tri-dottore” si fa chiamare da tutti Antonio
di LUIGI LONGO
# «Mi chiami onorevole». Intrieri nella bufera s’infuria: «Si banalizza problema serio»
Caso Intrieri, il garante per l’Infanzia respinge lettera senza appellativo di “onorevole”
Non è la Calabria, il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori Marziale “Tri-dottore” si fa chiamare da tutti Antonio
di Luigi Longo
La Calabria in prima pagina, ancora una volta, per una storia paradossale: la Garante per l’Infanzia della Regione Calabria, Marilina Intrieri, ha rispedito al mittente i documenti che il funzionario della Prefettura di Crotone le aveva inviato per autorizzarla a visitare il Cara, Centro accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. Tutto perché sull’intestazione mancava l’appellativo “onorevole”.
Complimenti alla Regione Calabria, al governatore Scopelliti e al presidente Talarico.
E’ chiaro, che i complimenti sono sarcastici in questa sede e ciò va spiegato.
La Calabria vanta un figlio, il cui nome è conosciuto nel mondo per il suo impegno altamente qualificato: Antonio Marziale. Come mai ad un uomo di tale levatura non è stato riconosciuto dalla sua terra il giusto merito? Come mai la Calabria ha deciso di rinunciare al suo indiscutibile bagaglio specialistico? Ah, abbiamo capito non è onorevole. Ma, garantiamo essere tre volte dottore e tutti lo chiamano “Antonio”. Anzi, se qualcuno si riferisce ad egli chiamandolo “dottore”, corregge il tiro.
Confessiamo, c’è molta partigianeria in questo articolo perché Antonio è uno dei nostri, taurianovese e amico, c’è una rabbia convinta perché di Calabria si sarebbe parlato in ben altro modo. C’è, cari Scopelliti e Talarico, che anche per queste cose alla fine si giudica un progetto politico. Scusate la franchezza, onorevoli!