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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Casa circondariale di Lamezia Terme, il sindaco scrive al ministro Orlando. "Da quando sono stati trasferiti tutti i detenuti presenti nella struttura, senza nessun intesa con le istituzioni locali e senza nessun preavviso, è quasi passato un anno e dopo le prime rassicurazioni nulla si è risolto: non è stato trasferito il Provveditorato Regionale nei locali di proprietà dell'Amministrazione Penitenziaria"

Casa circondariale di Lamezia Terme, il sindaco scrive al ministro Orlando. "Da quando sono stati trasferiti tutti i detenuti presenti nella struttura, senza nessun intesa con le istituzioni locali e senza nessun preavviso, è quasi passato un anno e dopo le prime rassicurazioni nulla si è risolto: non è stato trasferito il Provveditorato Regionale nei locali di proprietà dell'Amministrazione Penitenziaria"
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Il Sindaco di Lamezia Terme dopo avere scritto nei giorni scorsi al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dott. Santi Consolo, e al Direttore Generale Dipartimento, Dott. Luigi Pagano lamentando la mancanza di dialogo tra l’Amministrazione Penitenziaria e la Città di Lamezia Terme e la situazione veramente kafkiana verificatasi in cui il carcere non funziona dal 28 marzo dell’anno scorso allorquando i detenuti sono stati trasferiti altrove, ha oggi nuovamente scritto al Ministro della Giustizia ed a tutti i Parlamentari calabresi per sollecitare una soluzione positiva per la casa circondariale di Lamezia Terme.

In particolare nella lettera al Ministro Andrea Orlando il Sindaco ha detto: – “Illustrissimo Ministro torno a scriverLe, dopo la mia del 21 luglio dello scorso anno, per segnalarLe nuovamente la situazione della casa circondariale della mia città.

Da quando sono stati trasferiti tutti i detenuti presenti nella struttura, senza nessun intesa con le istituzioni locali e senza nessun preavviso, è quasi passato un anno e dopo le prime rassicurazioni nulla si è risolto: non è stato trasferito il Provveditorato Regionale nei locali di proprietà dell’Amministrazione Penitenziaria, e tra l’altro da poco oggetto di significativi lavori di restauro, non è stata riavviata l’attività della casa circondariale né si è provveduto a farne sede logistica della polizia penitenziaria.

Già nella mia prima lettera Le chiedevo un intervento, cosa sollecitata anche nell’incontro avuto con il suo Sottosegretario di Stato Cosimo Maria Ferri e con il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Salvatore Acerra, e addirittura ancora prima segnalata all’allora Capo Dipartimento dott. Giovanni Tamburino.

La nostra città, che è sede di Procura e Tribunale,  e nel quale sono in corso processi rilevanti anche di criminalità organizzata, non ha quindi più né la sua casa circondariale né un presidio adeguato dell’Amministrazione Penitenziaria.

I disagi per gli operatori e per i familiari dei detenuti sono evidenti, le ripercussioni negative sulla città altrettanto. So bene che sopratutto negli ultimi mesi le vicende politiche e istituzionali hanno conosciuto ben altre priorità. Ritengo però sia ormai arrivato il momento di prendere una decisione

positiva  rispetto ad una situazione che si trascina  da troppo tempo”.

Ai Parlamentari calabresi il Sindaco, oltre ad informarli della lettera al Ministro, ha chiesto di sostenere le richieste  dell’Amministrazione e quelle dei sindacati affinchè la città non perda un importante ed indispensabile presidio di sicurezza in un territorio così difficile.