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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Carcere di Rossano Calabro, detenuti in condizioni inumane. E non volevano far entrare la parlamentare

Carcere di Rossano Calabro, detenuti in condizioni inumane. E non volevano far entrare la parlamentare

Giuseppe Candido (Radicali): “Ecco perché in Calabria serve subito il Garante dei diritti dei detenuti. Molte regioni d’Italia l’hanno già istituito, molti comuni sedi di istituti penitenziari anche. La politica calabra si dia una mossa per la vita del diritto che è diritto alla vita”

Carcere di Rossano Calabro, detenuti in condizioni inumane. E non volevano far entrare la parlamentare

Giuseppe Candido (Radicali): “Ecco perché in Calabria serve subito il Garante dei diritti dei detenuti. Molte regioni d’Italia l’hanno già istituito, molti comuni sedi di istituti penitenziari anche. La politica calabra si dia una mossa per la vita del diritto che è diritto alla vita”

 

 

“Venerdì 8 agosto siamo stati al carcere di Palmi per fare un sit-in in sostegno
del satyagraha di Rita Beranrdini (in sciopero della fame dal 30 giugno scorso) e
Marco Pannella (in sciopero della fame e della sete, più volte interrotto e ricominciato
per le esigenze di salute legate all’aver dovuto effettuare due interventi per rimuovere
due tumori). Un satyagraha rivolto a chiedere allo stato, per le carceri, di garantire
quel diritto alla salute sancito dalla costituzione ma che i medici penitenziari
denunciano non potersi più garantire, fermare la mattanza dei suicidi nelle carceri
che spesso avviene proprio nel primo periodo di detenzione per la mancanza di adeguate
cure psichiatriche, e di fermare la tortura democratica del 41 bis inflitto a pazienti
come Bernardo Provenzano, incapace di intendere e di volere, indipendentemente dalle
condizioni di salute.”

E’ quanto si legge nella nota di Giuseppe Candido, esponente del Partito Radicale
e segretario dell’associazione di volontariato culturale Non Mollare. “Mentre noi
facevamo il sit-in a Palmi, l’On.le Enza Bruno Bossio, deputata del PD orginaria
di Cosenza, – continua Candido – nello stesso giorno si è recata in visita ispettiva
‘senza preavvisare’ al carcere di Rossano con il compagno Radicale Emilio Quintieri
che l’avrebbe dovuta accompagnare. Quello che ha trovato lo ha raccontato subito
allo stesso Emilio Quintieri che, a stretto giro, ha avvisato altrettanto immediatamente
Rita Bernardini; poi – ovviamente – l’ha intervistata da Radio Radicale Lorenzo
Rendi. Durante l’intervista rilasciata lo scorso 11 agosto – nel silenzio degli altri
media – la Bruno Bossio ha denunciato il persistere di condizioni inumane e degradanti,
oltre al fatto che hanno tentato di non farla neanche entrare. Noi, ” – conclude
Candido – “come Radicali calabresi, oltre a ricordare ancora una volta che Rita
Bernardini, segretaria nazionale di Radicali italiani, è in sciopero della fame
dal 30 giugno assieme a Marco Pannella che, nonostante la sua malattia mette in gioco
la vita e non molla la lotta di civiltà per la vita del diritto e il rispetto della
legge nelle carceri, noi possiamo solo aggiungere che avevamo ragione a denunciare
che le condizioni inumane e degradanti continuano a persistere nelle nostre patrie
galere, anche in quelle calabre, e a chiedere con forza, per la Calabria, con prepotente
urgenza, l’istituzione del garante regionale dei diritti delle persone private della
libertà”.

redazione@approdonews.it