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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Caporalato, “Ma ste c**** di scimmie…”, chi li tutela? Possibile che nessuno sapesse nulla? Braccianti trattati come schiavi e come sempre deve sempre risolvere le cose la magistratura e le forze dell'ordine

Caporalato, “Ma ste c**** di scimmie…”, chi li tutela? Possibile che nessuno sapesse nulla? Braccianti trattati come schiavi e come sempre deve sempre risolvere le cose la magistratura e le forze dell'ordine
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“Ma ste c**** di scimmie dove sono?”. Così vengono chiamati i braccianti agricoli, “scimmie”, stranieri di origine pakistana, magrebina e anche dell’Est Europa, reclutati per fare dei lavori massacranti a meno di due euro all’ora, tra Cosenza e Matera.
Dei carnefici negrieri che sfruttano la miseria, la disperazione di questa gente per trarre profitti, in un processo di schiavizzazione che fa ricordare secoli lontani, ma siamo nel terzo millennio e ancora leggi notizie che fanno rabbrividire.
Qualcuno si chiedeva se la grave pandemia ci avesse cambiato, non è così, ha solo sospeso quello che c’era prima per essere ripreso con gli stessi ritmi di delinquenza e di abitudini soprattutto infliggere delle piaghe sociali perpetrate ai danni dei più deboli.
Commentare frasi come, (…) che ai neri gli mancano un paio di bottiglie d’acqua…prendi due bottiglie di quelle che si trovano abbandonate vicino ai cespugli riempile nel canale e dagliele.”, è di una vomitevole condizione che lascia inermi, senza parole nell’appurare questa terribile storia fatta di sudore, polvere e sangue, ledendo quel che rimane della dignità umana.
Ed ancora una volta sono le forze dell’ordine, la magistratura a porre rimedio all’ennesima porcata fatta da uomini senza scrupoli che non meritano nemmeno essere chiamati tali.
Dei filibustieri senza pietà che approfittano di povera gente, lucrando sulla disperazione per sfruttarli nei peggiori dei modi possibili.
Al di là delle opinioni di sorta e delle idee che ognuno di noi vorrà farsi, ma tutto questo non si sapeva prima che intervenisse la Guardia di Finanza?
Le domande fanno a pugni con l’indignazione. Eppure in molti centri della regione calabrese, si vedono questi uomini, disperati, “invisibili” negli angoli delle strade ad attendere qualche camion o furgone che passi per recuperare manovalanza, sfruttandoli. Ma poi ci indigniamo quando le forze dell’ordine fanno il loro dovere e arrestano queste bestie immonde, poi dai sindacati alla politica, dopo le varie operazione di ripulita del marcio, plaudono alle azioni di legalità. Come una sorta di disco rotto che dura da decenni. Ma prima, dove eravate? Ma se noi cittadini qualunque assistiamo a queste porcate, voi che dovete tutelare il lavoro e denunciare soprusi, precisamente cosa fate? Anche per capirlo. Oltre a presentarvi con automobili di lusso (alcuni, purtroppo), abiti Burberry e scarpe Tod’s per citarne alcuni, e mi riferisco ai sindacalisti. Quindi oltre al “radical chic”, c’è anche il “sindacalista nobil chic”?
Ma la cosa più singolare non è quello che ho scritto, ognuno con i suoi soldi (dei lavoratori), puoi fare quel che vuole (sic!).
Eppure mi sono sempre chiesto una cosa, se Giuseppe Di Vittorio fosse vivo, cosa direbbe, oltre al fatto che si sta rivoltando nella sua tomba, lo sappiamo. E quel testardo di Placido Rizzotto ammazzato come un cane per essersi ribellato alla legge del più forte contro la piaga mafiosa, pensate che starà riposando in pace?