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Canneto di Caronia, dopo dieci anni ancora incendi inspiegabili

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Si prevede uno sfollamento degli abitanti a Santo Stefano di Camastra

di ROBERTA STRANO

Canneto di Caronia, dopo dieci anni ancora incendi inspiegabili

Si prevede uno sfollamento degli abitanti a Santo Stefano di Camastra

 

di Roberta Strano

 

 

E sembra ormai sempre più probabile lo sfollamento degli abitanti di Canneto, la frazione costiera di Caronia, in provincia di Messina, dopo il Sopralluogo del capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Franco Gabrielli, avvenuto qualche giorno fa.
E ciò a seguito del ripresentarsi del fenomeno degli incendi spontanei di elettrodomestici e arredi nella abitazioni.
Risalgono al 2004 i primi incendi e da allora non si è ancora riusciti a dare una spiegazione, malgrado i numerosi studi di esperti e istituzioni scientifiche anche governative.
Gabrielli ha incontrato sul posto l’assessore regionale Giuseppe Bruno, e i sindaci di Caronia, Calogero Beringheli, e del vicino centro di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re.
Il sindaco Re – dichiara Gabrielli – non ha escluso una “ipotesi di sfollamento di parte degli abitanti di Canneto di Caronia”. Ha assicurato la disponibilità del suo Comune “ad offrire alla popolazione interessata e coinvolta ricovero ed assistenza funzionali ad alleviare la grave condizione di disagio e paura che già da parecchi mesi vivono soprattutto, bambini, donne e anziani”.
La situazione è disperata, lo scorso luglio, due cittadini improvvisamente si sono ritrovati delle ustioni sul corpo.
Gli abitanti, in questi ultimi dieci anni hanno più volte dormito per strada, a volte anche con secchi pieni d’acqua ed estintori vicini in caso d’incendio improvviso. Così dal niente qualcosa prende fuoco.
Il sindaco chiede ancora aiuto alle istituzioni, per ultimo al presidente del Consiglio Matteo Renzi, e alla scienza, nella speranza che il problema si risolva presto.
Tra le ipotesi più avvalorate c’è quella delle forze elettromagnetiche, forse la compressione fra le rocce in profondità che possono generare terremoti o sfogarsi verso l’esterno. Ma si è pensato anche agli Ufo, e ultimamente al paranormale.
È il caso di padre Gabriele Amorth, presidente onorario dell’associazione internazionale degli esorcisti, che ha così dichiarato interpellato sui roghi spontanei: “Non può che esser stata opera del diavolo. La prima cosa da fare era chiamare un sacerdote per far benedire le case.”