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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Campo Calabro, arrestata badante rumena. Aveva estorto una somma di denaro ad un pensionato

Campo Calabro, arrestata badante rumena. Aveva estorto una somma di denaro ad un pensionato

I carabinieri l’hanno sorpresa in flagranza di reato

Campo Calabro, arrestata badante rumena. Aveva estorto una somma di denaro ad un pensionato

I carabinieri l’hanno sorpresa in flagranza di reato

CAMPO CALABRO- I Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno tratto in arresto in flagranza di reato CHILIANU Gina Elena, badante rumena di 23 anni, e denunciato in stato di libertà la sorella minorenne della stessa ed un operaio albanese di 40 anni resosi responsabile di aver favorito le due sorelle nel loro piano criminoso. I fatti erano iniziati quando un pensionato del posto  aveva deciso di non poter dare in affitto alle due  una abitazione di sua proprietà nel dubbio che le stesse non potessero onorare il canone di locazione alquanto elevato per le possibilità economiche delle due ragazze. La loro situazione economica  deve essere sembrata infatti alquanto precaria al pensionato che così, mosso forse da spirito caritatevole, si era recato presso la loro abitazione  con la busta della spesa ed una stufetta elettrica, utile a sopperire la mancanza dei riscaldamenti con l’avvicinarsi della stagione invernale. Ma questo non è bastato alle  sorelle che hanno invece deciso di mettere in scena il loro disegno criminoso. Infatti le due, dopo aver registrato con il cellulare l’ignaro visitatore all’interno della loro abitazione, non hanno tardato a far capire allo stesso il guaio in cui si era cacciato. Se non avesse infatti sborsato la somma di quattromila euro in contanti, quelle registrazioni sarebbero finite direttamente  nelle mani della moglie accompagnate da chi sa quale verità. Le richieste e le minacce delle due sono durate per diversi giorni fino a quando l’uomo, esausto, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della locale stazione. L’Arma così, venuta a conoscenza dei fatti, ha messo a disposizione del malcapitato il suo dispositivo. La Stazione dei Carabinieri, supportata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, ha raccolto la denuncia dei fatti e sono così stati predisposti una serie di servizi di osservazione sul territorio che hanno permesso di verificare i tentativi delle sorelle di portare a termine la loro idea criminale. Le due si muovevano sempre in maniera attenta e circospetta, lasciando presupporre ai militari che non fossero nuove a simili scellerate iniziative. Sono stati organizzati diversi incontri in luoghi pubblici, incontri che i carabinieri sono riusciti a monitorare e registrare. Fino ad ieri quando in uno di questi incontri il malcapitato ha sborsato il danaro pattuito. Le due a questo punto devono aver pensato di averla fatta franca, non considerando che confusi tra la gente nelle vicinanze, c’erano i Carabinieri che le hanno bloccate unitamente al giovane albanese che faceva loro da spalla. Per la grande, al termine degli accertamenti previsti, si sono aperte le porte del carcere. Per la minorenne e l’operaio albanese è scattata la denuncia a piede libero. Per l’anziano campese  è stata la fine di un incubo. Si cerca ora di capire se si è trattato di un caso isolato o magari di uno stratagemma già utilizzato in passato e non denunciato per paura o senso di vergogna da altri eventuali poveri malcapitati.