Il boss dei Casalesi parla davanti ai magistrati: «Sistema totalmente corrotto. I clan non sono i soli responsabili»
Camorra, Antonio Iovine inizia a collaborare con la giustizia
Il boss dei Casalesi parla davanti ai magistrati: «Sistema totalmente corrotto. I clan non sono i soli responsabili»
Antonio Iovine ha iniziato a parlare. E il 28 maggio i magistrati di Santa Maria Capua Vatere hanno depositato i verbali del boss dei Casalesi, arrestato nel 2010.
«So benissimo di quali delitti mi sono macchiato. Sto spiegando un sistema di cui la camorra non è l’unica responsabile», sono state le prime parole con cui il boss dei Casalesi, Antonio Iovine, ha iniziato la sua collaborazione con la giustizia.
«SOLDI AI SINDACI». «C’erano soldi per tutti», ha proseguito il boss, «in un sistema che era completamente corrotto». In particolare, Antonio Iovine ha parlato dei sindaci: «Non aveva alcuna differenza il colore politico», ha aggiunto, «perché il sistema era ed è operante allo stesso modo». «In questo ambito naturalmente», ha aggiunto Iovine, «si deve considerare anche la parte politica e i sindaci dei comuni i quali avevano l’interesse a favorire essi stessi e alcuni imprenditori in rapporto con il clan per avere dei vantaggi durante le campagne elettorali in termini di voti e finanziamenti».
INTERROGATORIO IL 7 GIUGNO. I verbali sono stati depositati in un processo in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il pm ha inoltre chiesto di interrogare Iovine, che dovrebbe riferire vicende legate ai suoi rapporti con imprenditori. Il collegio ha accolto la richiesta e ha fissato l’interrogatorio per sabato 7 giugno.