Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Calabria, “Procuratore vittima di una borghesia civettuola vuole indagini sui ladri di polli” Sapia (Alternativa c'è) difende Gratteri

Calabria, “Procuratore vittima di una borghesia civettuola vuole indagini sui ladri di polli” Sapia (Alternativa c'è) difende Gratteri

«Lo scrittore Antonio Nicaso ha ragione nel ritenere strumentali i recenti attacchi mediatici al procuratore Nicola Gratteri, tra i magistrati più esposti nella lotta alle mafie». Lo afferma, in una nota, il deputato Francesco Sapia, di Alternativa c’è. «Gratteri – prosegue il parlamentare – è vittima della disinformazione, della superficialità e dell’opportunismo di questo tempo, nel quale non esiste più la verifica delle fonti, in cui il rumore, il fango e i veleni hanno sostituito il racconto oggettivo delle vicende di interesse pubblico. Evidentemente, il procuratore di Catanzaro dà fastidio a tutta una borghesia civettuola e solidale al proprio interno, la quale spera che la Procura di Catanzaro indaghi sui ladri di polli e non sui ladri del futuro dei calabresi e dunque degli italiani». «Contro Gratteri e i suoi collaboratori è in atto – accusa il deputato di Alternativa c’è – un bieco e volgare tentativo di delegittimazione, fondato su una pura ingenuità del magistrato, che è sempre disponibile a lavorare anche sul fronte della cultura antimafiosa. La politica deve reagire e tutelare l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, già profondamente minata dal caso Palamaropoli. In ogni caso – conclude Sapia – è bene che i magistrati si astengano, per quanto possibile, da esternazioni che potrebbero essere fraintese e utilizzate per fermare o depotenziare il contrasto della corruzione e della criminalità, che in Calabria è indispensabile, come lo è la pulizia della classe politica, per riaccendere la speranza di una terra terribilmente sfruttata, di un intero popolo troppo spesso umiliato e costretto all’emigrazione o al silenzio dei vinti».