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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Brognaturo protagonista della tv giapponese Una famosa serie nipponica farà conoscere gli usi, i costumi e le tradizioni del borgo calabrese

Brognaturo protagonista della tv giapponese Una famosa serie nipponica farà conoscere gli usi, i costumi e le tradizioni del borgo calabrese
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di Enrica Cosentino, Giulia Visalli, Maria Pia Raso e Federica Muratori

La scorsa settimana  una troupe giapponese, sotto la guida di Keiji Mita, regista della della Bs Ntv-Nippon Television e di Giacomo Perversi, della M&M media services di Roma, azienda italiana di supporto per i viaggi nei vari borghi d’Italia, è giunta a Brognaturo, in provincia di Vibo Valentia, per girare un episodio del documentario “Racconti di borghi meravigliosi d’Italia”. Lo scopo è quello di raccontare il modo di vivere e le tradizioni  dei piccoli centri al di sotto dei mille abitanti, ignorati dai consueti tour turistici, con uno stile di vita diverso da quello delle affollate città moderne. Il regista di Tokio ha infatti sottolineato: «La vita che stiamo riprendendo prima esisteva anche da noi ma ora, con le grandi metropoli e con la modernità, tutto questo si è perso e noi veniamo a cercarlo qua». Con l’aiuto dell’associazione “Brognaturo nel cuore” la troupe ha ripreso, per cinque giorni, le attività quotidiane di due famiglie: quella di Vincenzo Grenci, noto produttore locale di pipe artigianali e quella della contadina Maria Grazia Lacaria che, con un marito emigrato all’estero per lavoro, ha dedicato tutta la sua vita alla terra, alla famiglia e all’amore per i figli. I requisiti per essere protagonisti della serie sono essenzialmente due: «un particolare attaccamento per il proprio paese come quello di persone che sono nate e sono sempre vissute qui o che vi hanno fatto ritorno dopo una vita all’estero, e un lavoro che in qualche modo caratterizza il paese che stiamo visitando, che ne rappresenti la specialità». La trasmissione non coinvolge soltanto le due famiglie, ma anche l’intero borgo unito da un profondo senso di comunità. Non sono infatti mancati momenti di convivialità, come la cena organizzata in onore della troupe nipponica, guidata in un viaggio tra dialetto, viuzze e curiosità. «Siamo venuti in Calabria e qui a Brognaturo perché siamo alla ricerca dell’Italia di una volta, e siamo convinti che esista ancora nel meridione ed in particolare nei paesini al di sotto dei mille abitanti, dove le relazioni tra le persone sono più intime, più vere e le tradizioni vengono maggiormente conservate». Keiji Mita ha affermato che molte cose lo hanno colpito particolarmente, come l’attaccamento al paese e l’accoglienza che è stata loro riservata. I giapponesi sono consapevoli di un fatto, che un tempo si viveva meglio e per questo sembrano cercare le origini di questa vita attraverso una trasmissione televisiva che è a metà strada tra un reality e un documentario.