Brogli elettorali a Reggio Calabria, sei arresti nella notte, tra gli arrestati ancora Castorina. I Nomi Trema il mondo politico reggino. La polizia di Stato chiude il cerchio, c'è anche l'assessore Delfino tra gli indagati. All'interno della news nuovi particolari
Stamani, la Digos della Questura di Reggio Calabria, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di sei soggetti indagati, a vario titolo, per ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio.
Nei loro confronti, il G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica che coordina le indagini, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre in un caso, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico.
C’è anche un assessore dell’attuale giunta comunale tra gi indagati, si tratta di Demetrio Delfino, coinvolto nell’inchiesta in qualità di ex consigliere comunale, poi rieletto ed ora assessore.
L’indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina.
Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio. L’indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina. Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l’interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c’era un vero e proprio “accordo con Castorina”.
Proprio l’esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni. Una persona incontrata all’interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio.
I nomi
Castorina Antonino, arresti domiciliari
Saraceno Giuseppe, arresti domiciliari
D’Ascola Simone, arresti domiciliari
Laganà Francesco, arresti domiciliari
Morelli Antonio Fortunato, arresti domiciliari
Covani Antonino, interdizione dai pubblici uffici
Stamani, a seguito di complesse indagini effettuate dalla DIGOS di Reggio Calabria e coordinate dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Paolo Petrolo, i poliziotti della DIGOS hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di cinque soggetti e di misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di un sesto.
Nello specifico, quale esito di delega di indagini emessa dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria al fine di contestualizzare dichiarazioni etero accusatorie rese dal co-indagato Carmelo Giustra, già oggetto di misura cautelare durante la prima esecuzione del 14.12.2020, la DIGOS ha ricostruito fatti penalmente rilevanti in capo agli indagati riconducibili a fattispecie di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio.
In particolare, a carico dei soggetti di seguito indicati, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari:
CASTORINA Antonino, consigliere comunale del Comune di Reggio Calabria (già per la stessa causa sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 14.12.2020), indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali, nonché in concorso per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.
LAGANÀ Francesco, consigliere comunale nel comune di Calanna (RC), indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.
D’ASCOLA Simone indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.
MORELLI Fortunato, giornalista, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.
SARACENO Giuseppe, scrutatore, indagato per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.
Inoltre, sempre nell’ambito della medesima ordinanza è stata emessa la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio a carico di:
COVANI Antonino, responsabile, all’epoca dei fatti, del Servizio Elettorale del Comune di Reggio Calabria, indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.
Le evidenze oggettive dei riscontri effettuati convergerebbero su precise responsabilità strumentali al progetto illecito del consigliere CASTORINA in un contesto collaudato di emissari reperibili al bisogno, consolidato da una vasta rete di amicizie, parentele, clientelarismi.
Significativa è proprio la vicenda delle sezioni nr. 172 e nr. 184 laddove l’immediata risposta alle difficoltà scaturenti dalla mancata assegnazione della presidenza aveva costretto CASTORINA a mettere in piedi un piano alternativo con il necessario coinvolgimento di soggetti fidati ed efficaci, ognuno per suo conto interprete di una o più mansioni assegnategli, secondo quello che è stato ricostruito come un meccanismo assai efficiente.
Tali azioni e metodi si sono concretizzati attraverso un’articolata tela di rapporti e amicizie di varia natura con i più disparati soggetti, talvolta sfruttando la loro indigenza, talaltra la loro dimensione postulante in ragione di eventuali ed indefiniti futuri favori da elargire.
Per l’esecuzione delle misure in commento e delle relative perquisizioni domiciliari è stato predisposto un dispositivo con l’ausilio di personale dell’U.P.G e S.P., del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica oltre al locale Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni Calabria.