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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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BMW a gasolio a rischio incendio Lo “Sportello dei Dir itti”: si preannunciava un maxirichiamo per oltre 300mi la autovetture, ma al momento, da ogni parte d’Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatis i. Pronta class action in Italia

BMW a gasolio a rischio incendio Lo “Sportello dei Dir itti”: si preannunciava un maxirichiamo per oltre 300mi la autovetture, ma al momento, da ogni parte d’Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatis i. Pronta class action in Italia
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Tra la fine dello scorso luglio e l’inizio del mese di agosto anche
la stampa nazionale ha rilanciato quanto già segnalato dallo
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”,
circa il possibile richiamo di oltre 300mila veicoli BMW con motore
diesel che sarebbero stati a rischio incendio, senza che a ciò
risulti sia seguita quella campagna massiva di richiamo in officina
che ci si attendeva anche in Italia. Basti pensare che nella sola
Corea del Sud, il ministero dei trasporti di Seul aveva dovuto
disporre lo scorso 14 agosto, con un proprio provvedimento, il fermo
per tutti i 27 mila veicoli non ancora esaminati dal costruttore per i
rischi connessi ai possibili incendi. Il problema sarebbe legato al
potenziale cattivo funzionamento di uno dei moduli dell’Egr (Exhaust
Gas Recirculation), il sistema di ricircolo dei gas di scarico per la
riduzione degli ossidi di azoto. Nello specifico, in alcuni casi un
liquido, il glicole, potrebbe uscire dal radiatore del sistema di
ricircolo e infiammare i gas di scarico assieme ai residui di
olio. Il difetto, secondo quanto già riportato dal sito dell’Ansa
[http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2018/08/09/bmw-richiama-324mila-veicoli-diesel_971171a1-c7d4-4ccb-8288-bb50c8e2561c.html],
riguarderebbe diversi modelli BMW ed in particolare serie 3, 4, 5, 6 e
7 oltre che la X3 e la X6 equipaggiate con i motori diesel a 4
cilindri prodotte da aprile 2015 a settembre 2016 e quelle con motori
diesel a 6 cilindri dal luglio 2012 al giugno 2015. Proprio in questi
giorni, peraltro, sono giunte numerose segnalazioni allo “Sportello
dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, di autovetture
dei tipi ricompresi in quelli che sarebbero dovuti essere oggetto di
richiamo, che si sarebbero autoincendiati come, peraltro, documentato
dai rapporti dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti a domare le
combustioni e che abbiamo potuto esaminare. Si tratta di autovetture
andate completamente distrutte ed i cui proprietari reclamano il
giusto ristoro per i danni subiti che si aggirano su cifre che in
alcuni casi andrebbero anche oltre i 50mila euro. Proprio per tali
ragioni, ed in assenza di risposte che possano ritenersi soddisfacenti
da parte di BMW Italia o dalla casa madre del colosso
dell’automobile, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, evidenzia che stiamo
già raccogliendo le adesioni per un’azione collettiva a favore dei
proprietari delle autovetture che hanno manifestato le stesse
problematiche.