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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Bevacqua si autosospende dal gruppo consiliare Pd "Non è più sostenibile continuare passivamente a registrare nell'ambito del gruppo posizioni contrastanti e spesso in disaccordo con le decisioni della maggioranza"

Bevacqua si autosospende dal gruppo consiliare Pd "Non è più sostenibile continuare passivamente a registrare nell'ambito del gruppo posizioni contrastanti e spesso in disaccordo con le decisioni della maggioranza"
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“Prendendo la parola, all’inizio dei lavori dell’odierna seduta consiliare, ho annunciato
la decisione di autosospendermi dal gruppo consiliare del PD”. È quanto dichiara
il consigliere Bevacqua, il quale così prosegue: “A scanso di equivoci e di possibili
strumentalizzazioni, preciso subito che non è mia intenzione lasciare il partito:
sono stato, nella mia provincia, uno dei protagonisti della sua nascita, allorché,
dieci anni fa, ricoprivo il ruolo di segretario provinciale della Margherita. Non
è più sostenibile, però, continuare passivamente a registrare nell’ambito del gruppo
posizioni contrastanti e spesso in disaccordo con le decisioni della maggioranza.
Per non parlare poi delle tante assenze che si registrano puntualmente ad ogni seduta
consiliare e determinano la mancanza del numero legale. L’altro problema che mi porta
a questa decisione è l’accumularsi di posizioni manifestate in questi mesi e in questi
ultimi giorni da autorevoli colleghi PD. Intendiamoci, ognuno ha la libertà di esprimersi
come meglio sa e come meglio crede ma, per me, il civismo esasperato o il meridionalismo
di bandiera, teorizzati dalla sera alla mattina, sono un rimedio peggiore del male”.
“Perciò – continua Bevacqua – per cancellare ogni dubbio, vista la mancanza di organismi
regionali, è mia intenzione richiedere, nei prossimi giorni, un incontro al reggente
nazionale del partito, on. Martina, affinché tutto il gruppo consiliare del PD calabrese
sia riunito e ognuno si esprima chiaramente sulle prospettive immediate che il partito
intende perseguire in Calabria e nel resto del Paese. Se dovessi constatare, anche
a livello nazionale (ma non penso), l’avallo di questa confusione, ognuno di noi
valuterà serenamente il da farsi”. “Infine, ma non certo per ultimo, – conclude Bevacqua
– mi preme ribadire la mia lealtà rispetto all’attuale esperienza di governo regionale
e al suo Presidente Mario Oliverio. Lealtà confermata dal fatto che l’aula consiliare
non ha mai registrato una mia assenza, nonché dal mio ruolo di presidente della IV
Commissione, che mi ha visto sempre protagonista e mediatore in tante fasi delicate
che hanno consentito l’approvazione di alcuni fra i più significativi provvedimenti
normativi licenziati nella presente legislatura. Sarei, peraltro, poco lungimirante
se non dovessi riconoscere al Presidente Oliverio la facoltà di esplorare tutte le
strade utili per mettere in campo un fronte civico e democratico a sostegno della
sua candidatura, ma sarebbe sbagliato se ciò avvenisse in un modello nel quale non
c’è posto per un progetto autenticamente riformista, qual è quello rappresentato
dal PD. Spero sinceramente che la mia decisione possa avviare una riflessione seria,
franca, scevra da pregiudizi e, soprattutto, capace di condurre a una sintesi condivisa
e chiarificatrice”.