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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Bevacqua (PD), 175 milioni: avevamo ragione su tutto Lo avevamo denunciato ad aprile. Oggi, dopo la Corte dei Conti, lo certifica il Ministero dell'Economia: dei 175 milioni disponibili in Calabria da novembre 2020 per il Covid, questa Giunta regionale è stata capace di spendere zero

Bevacqua (PD), 175 milioni: avevamo ragione su tutto Lo avevamo denunciato ad aprile. Oggi, dopo la Corte dei Conti, lo certifica il Ministero dell'Economia: dei 175 milioni disponibili in Calabria da novembre 2020 per il Covid, questa Giunta regionale è stata capace di spendere zero

“Lo avevamo denunciato ad aprile. Oggi, dopo la Corte dei Conti, lo certifica il Ministero dell’Economia: dei 175 milioni disponibili in Calabria da novembre 2020 per il Covid, questa Giunta regionale è stata capace di spendere zero. Erano e sono soldi messi a disposizione grazie alla nuova flessibilità europea; erano e sono soldi utilizzabili immediatamente dalla Giunta per potenziare la rete ospedaliera, l’assistenza domiciliare, le reti cliniche e i presidi territoriali integrati. In buona sostanza, il quadro che viene fuori è quello di un disastro e di una incapacità senza limiti: ma Spirlì e assessori non battono ciglio e si ripresentano per la corsa elettorale senza nemmeno chiedere scusa”. È quanto dichiara il capogruppo PD Mimmo Bevacqua: “Le responsabilità della maggioranza di centrodestra sono fuori discussione ed è inutile provare a scaricare sul commissariamento della sanità: il documento consuntivo prodotto dal Dipartimento regionale Sanità, direttamente dipendente dalla Giunta, non lascia spazio a dubbi. Non ci sono giustificazioni che tengano: torniamo a chiedere dove siano finiti i progetti e le risorse. Nell’anno e mezzo appena trascorso, il contrasto al Covid era ed è la priorità; di fronte a questa priorità, c’è una montagna di risorse lasciate a dormire e una situazione ospedaliera e assistenziale che è quotidianamente sotto gli occhi di tutti i calabresi. Quegli stessi calabresi che, andando a votare, non potranno non ricordarsene”.