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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Bevacqua: A Cortona per mettere al centro il disagio sociale e il no all’autonomia differenziata Disagio sociale, politiche reddituali di contrasto all'inflazione, superamento del precariato, tutela del lavoro, approccio centralizzato alla sanità, rifiuto dell'autonomia differenziata per come viene prospettata oggi

Bevacqua: A Cortona per mettere al centro il disagio sociale e il no all’autonomia differenziata Disagio sociale, politiche reddituali di contrasto all'inflazione, superamento del precariato, tutela del lavoro, approccio centralizzato alla sanità, rifiuto dell'autonomia differenziata per come viene prospettata oggi

“Disagio sociale, politiche reddituali di contrasto all’inflazione, superamento del precariato, tutela del lavoro, approccio centralizzato alla sanità, rifiuto dell’autonomia differenziata per come viene prospettata oggi: sono questi i temi e le proposte contenute nel mio intervento tenuto alla tre giorni di Cortona, l’incontro di Areadem aperto da Piero Fassino e concluso da Dario Franceschini. È questa, a mio avviso, la buona politica: quella che affronta la concretezza della realtà che il nostro Paese sta vivendo e si pone l’obiettivo di affrontare con serietà e maturità le enormi sfide presenti”. È quanto dichiara il capogruppo PD in consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, che aggiunge: “Ho evidenziato le difficoltà di messa a terra del PNRR, laddove troppi Enti Locali mancano delle risorse umane necessarie per intercettarne con profitto le risorse: bisogna scommettere sui giovani e dare loro la possibilità di introdurre nelle macchine burocratiche entusiasmo, ingegno, creatività e competenze. Allo stesso modo ho voluto porre al centro dell’attenzione il rischio che il PD corre di essere percepito come il partito dei diritti civili e non dei diritti sociali: le due gambe della nostra via democratica devono camminare di concerto”. “La partita del Paese – conclude Bevacqua – si vince nel quadro di un’Italia in cui tutte le componenti sociali e territoriali hanno la possibilità di contribuire alla crescita, secondo una visione nazionale, unitaria e solidale nella quale non ci può e non ci deve essere spazio per le ipotesi egoistiche della cosiddetta autonomia differenziata dell’attuale proposta Gelmini: non ci possiamo rendere complici nel cristallizzare le ingiustizie e nel perpetuare i mancati diritti e servizi da realizzare al Sud. Fra l’altro, abbiamo già visto come il Sud ha risposto alla disperazione nel 2018, votando in massa per la protesta pentastellata e il vuoto salviniano. Nel 2023, potrebbe fare di peggio”.